La Provincia di Savona è al lavoro per rivedere e migliorare la gestione pubblica dei rifiuti: un passo necessario da intraprendere che ha avuto oggi il suo via ufficiale con la riunione dei sindaci avvenuta a Palazzo Nervi, seguita da una seduta dedicata del Consiglio provinciale.
Un atto dovuto che segue il riassetto del trasporto pubblico di Tpl Linea con l’house providing e la nuova governance del servizio idrico e della depurazione con Acque Pubbliche Savonese. Savona punta ad un funzionamento corretto della “cosa pubblica” e quindi dedica ora la sua attenzione a sistemare uno dei settori più influenti nella vita dei cittadini: quello della nettezza urbana.
Nel corso degli incontri è stato discusso e sono state gettate e basi per la definizione del nuovo piano provinciale dei rifiuti, la cui scadenza è stata indicata per la fine del 2020. Per ciò che concerne l’Ato di Ponente, e quindi le cittadine che vanno da Laigueglia a Borgio Verezzi il servizio di raccolta è stato affidato “in house” con Albenga come comune capofila, per ciò che concerne il territorio restante si è alla ricerca di una soluzione sostenibile che non scontenti nessuno.
Savona, essendo coinvolta in modo diretta nella vicenda di Ata e dalla decisione del concordato in Tribunale che impone una vendita ai privati del 49%, farà ambito a sé stante: il piano in definizione dovrà occuparsi dell’Ato che va da Finale Ligure a Varazze, Val Bormida compresa. I rappresentanti di quest’ultima, già alla vigilia dell’incontro hanno reso nota la loro intenzione di dare vita ad un sub-ambito separato.
A prescindere che si opti per un servizio in house providing, e quindi una tipologia di governance che garantisce un controllo pubblico sul servizio evitando le i gare d’appalto, l’obiettivo è quello ottenere nel più breve tempo possibile un piano definito e pronto ad essere perfettamente operativo e funzionante dal 1° gennaio 2021.