Autostrada A12, barriere antirumore a rischio crollo: punto della situazione

Le barriere antirumore della A12 a rischio crollo rappresentano uno dei focus sui quali la procura di Genova sta concentrando la sua attenzione. Lo scorso 8 gennaio è stato sentito infatti per diverse ore il direttore generale della Vigilanza sulle concessioni autostradali del Ministero dei Trasporti.

Felice Morisco, nel colloquio con il pm Walter Cotugno ha sottolineato come né il suo ufficio, né il Ministero dei Trasporti fosse a conoscenza di questo specifico problema e di come i “pannelli fonoassorbenti installati da Autostrade non fossero a norma”. Prima dell’avvenuto crollo sull’A12 nei pressi di Rapallo e della relativa inchiesta non sarebbe giunta nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Aspi su eventuali criticità.

Da indiscrezioni stampa provenienti da Palazzo di Giustizia il direttore Felice Morisco avrebbe risposto in modo esaustivo dimostrando di essere preparato in merito alla concessione sottoscritta tra il Mit e Aspi nel 2007 e ratificata nel 2017.  Le indagini sono ancora in corso, ma da ciò raccolto finora dalla Procura di Genova sarebbe evidente come vi sia un mancato rispetto delle clausole contrattuali e una grave negligenza in atto che rafforzerebbe l’ipotesi di reato contestato ai dirigenti di Aspi e Spea, ovvero la frode in fornitura e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Non solo, sarebbe anche dimostrata in questo modo anche una grave inadempienza nei confronti del proprietario della rete autostradale da parte del concessionario, ovvero il Governo: fattore questo che andrebbe a favore di una possibile richiesta di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.

Qualsiasi sarà la decisione in merito al quest’ultima, il nuovo amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, ha intanto disposto che tutte le Direzioni di Tronco diano avvio al piano di sostituzione o di messa in sicurezza delle barriere a rischio.  In diversi tratti della rete autostradale ligure esse sono state o rimosse o abbassate di almeno un metro al fine di evitare che il vento possa danneggiarle. Tomasi, prima di sostituire Giovanni Castellucci, era il responsabile della struttura che si occupa della progettazione e della messa in opera delle barriere fonoassorbenti.

Attualmente, nell’inchiesta relativa al crollo delle barriere fonoassorbenti sulla A12 sono indagati: l’ex amministratore delegato di Spea Antonino Galatà, Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale delle Manutenzioni di Autostrade, Marco Vezil, responsabile delle verifiche tecniche di transitabilità di Spea e Paolo Berti addetto al coordinamento di tutte le Direzioni di Tronco. Tutti i citati erano già stati coinvolti sul filone di indagine principale, quello relativo al crollo del Ponte Morandi ed alla falsificazione dei report sullo stato di salute della rete.

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