Sanità, piano quinquennale non convince medici spezzini

Il Piano di transizione quinquennale della Sanità pubblica locale anticipato dal quotidiano Il Secolo XIX non convince i medici spezzini che lamentano in modo deciso una scorretta destinazione delle risorse, non adatte a sostenere il sistema di assistenza.

Per illustrare il piano è arrivato a La Spezia anche il presidente della Liguria Giovanni Toti ma le perplessità sono rimaste, anche dopo che lo stesso ha spiegato il progetto relativo al Felettino dopo la revoca dei lavori all’impresa di costruzioni Pessina. Un medico della Asl5, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha sottolineato con il quotidiano ligure come si stia continuando a sprecare soldi per una struttura che ha criticità elevate difficilmente risolvibili quando si potrebbero utilizzare gli stessi fondi per costruire direttamente un nuovo ospedale.

Non è la sola voce che risuona discorde in merito al Piano di transizione quinquennale della Sanità pubblica locale: in molti si aspettavano un progetto che rispondesse in modo più articolato e valido a quelle che sono le esigenze dei pazienti ma anche a quelli degli operatori in servizio. Al posto del piano strutturale desiderato, il personale si è trovato ad ascoltare solo un “lungo elenco di numeri e cifre”: la mancata realizzazione del Felettino nei tempi previsti, è stato sottolineato, porta a dover rivedere l’intero sistema sanitario locale che non beneficia degli “interventi tampone” messi in atto.

Il commissario straordinario della Asl5 Daniela Troiano è una voce fuori dal coro che spiega come in realtà non si poteva presentare un piano diverso. Dichiara infatti:

Stiamo parlando di un piano strutturale e tecnologico importante: altro non si poteva fare. In questo è compreso anche il lifting al Pronto Soccorso del Sant’Andrea: un intervento chiesto da tempo. Non solo. Tra due settimane al Pronto Soccorso entrerà in funzione il nuovo sistema informatico che migliorerà gli accessi.

La manager sottolinea come all’interno del progetto vi sia anche l’investimento fatto per l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare che, aggiunge, “affiancherà quello acquistato qualche anno fa quando fu realizzato il bunker della Radioterapia. In questo modo avremo in funzione due acceleratori lineari di nuova generazione. Credo non sia una cosa di poco conto, anche vedendo cosa sta accadendo a Genova”.

E per ciò che concerne l’investimento di fondi sul vecchio ospedale, il commissario straordinario ribatte sul fatto che gli immobili rimarranno di  proprietà di della Asl5 anche  quando sarà realizzato il nuovo Felettino, dando modo di poter sfruttare le strutture per qualsiasi esigenza si presenterà.

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