Terminata l’ultima delle 18 pile in cemento armato, alte 40 metri,che sorreggeranno il nuovo ponte sul Polcevera, a Genova. Un lavoro “a tempo di record”,secondo i costruttori Salini Impregilo e Fincantieri. “Nel nostro Paese esistono eccellenze in grado di realizzare grandi opere in tempi brevi, attendono solo l’ opportunità di farlo”, dice l’Ad di Salini. “Quelli che lavorano qui sono i nostri eroi”, aggiunge.
Le pile, tra parti esposte e sotterranee, sfiorano un’altezza complessiva di 1.500 metri, l’equivalente di due grattacieli come il Burj Khalifa. Le loro dimensioni esterne sono costanti (9,50 per 4,00 metri), per garantire uniformità prospettica all’opera e velocità di realizzazione grazie all’utilizzo della stessa tipologia di cassero esterno. La sezione delle pile ha una forma ad ellisse senza angoli netti, permettendo alla luce di scivolare sulla superficie mitigando l’impatto visivo e la presenza nel contesto urbano di questi giganti. Su di essi poggia l’impalcato.
Ad oggi sono dieci le campate già issate, e anche su questo fronte il lavoro non si ferma mai. Dopo il varo del primo dei tre impalcati da 100 metri e quello della quarta campata a levante solo due giorni dopo, il ponte visibile misura ormai 550 metri, superando la metà della lunghezza complessiva di 1067 metri.
“Questa è un’opera unica sotto tanti punti di vista: la componente innovativa e sostenibile, i tempi di realizzazione, la pressione e l’attenzione dell’opinione pubblica, l’attenzione alla qualità e alla sicurezza delle lavorazioni, e naturalmente la sua stessa ragion d’essere. Questo è il cantiere del buon senso” ha commentato l’ad, Pietro Salini, presente in cantiere insieme al commissario straordinario per il Ponte e sindaco della città di Genova Marco Bucci, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al general manager corporate and finance, Massimo Ferrari, e al ceo PerGenova, Nicola Meistro. “Costruire quest’opera – ha proseguito Salini – è come indossare i colori della Nazionale”, ha concluso Salini.