Confcommercio: car sharing a La Spezia contro problemi mobilità

La Spezia necessita di un servizio di car sharing per combattere i propri problemi di mobilità: a pensarla così è Filippo Lubrano, presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio, il quale sottolinea che per risolvere la situazione sia necessario prima di tutto cambiare approccio mentale alla situazione.

Il problema del traffico in città potrebbe infatti essere risolto, secondo il giovane manager, cambiando la mentalità che si ha nei confronti del problema e sfruttando soluzioni che possano ritornare utili ai cittadini a prescindere dalla loro condizione economica.

Il car sharing è la soluzione che potrebbe rivelarsi, secondo Lubrano, la più adatta a risolvere i problemi di La Spezia a basso costo. E spiega: “In sostanza, sono automobili di proprietà di aziende private che vengono messe a disposizione per noleggi a breve termine e tariffazione a chilometro o al minuto” che consentirebbe alla popolazione di poter usufruire di un’auto quando necessario, senza accollarsi spese ingenti per ciò che concerne il carburante, il bollo e le assicurazioni. “Il car sharing”, continua, “permette di pagare la macchina solo per il suo effettivo utilizzo. Si prende l’auto quando serve, la si lascia in un parcheggio – che il Comune deve prevedere di non far pagare – e se ne riprende un’altra”.

Un approccio che secondo il rappresentante di Confcommercio deve essere valido per tutti anche se questo dovesse significare pensare ad un sostegno iniziale, anche di tipo economico, per coloro che si faranno avanti nel sostenere il servizio.

Al momento la soluzione principale al problema del traffico ha visto l’assessore Kristopher Casati citare come possibile soluzione al problema di mobilità di La Spezia sia quello di considerare l’uso del monopattino elettrico. Un’idea importante ma che deve fare i conti, tanto quanto quella delle auto elettriche, con le limitazioni logistiche e personali che i cittadini potrebbero incontrare. Citando delle statistiche precise Filippo Lubrano sottolinea come il car sharing potrebbe effettivamente rappresentare una soluzione:

In Italia ogni macchina viene utilizzata per circa un’ora al giorno. Questo significa che nelle restanti 23 l’auto potrebbe fare altro, ovvero servire altri utenti. È stato calcolato che ogni macchina in car sharing toglie dalla strada 15 macchine normali. E il risparmio per il consumatore finale medio è consistente“.

Utilizzare il servizio per un pensionato medio, continua, porterebbe allo stesso un risparmio di circa 1700 euro: soldi che potrebbero essere investiti in modo differente. Una soluzione vantaggiosa che potrebbe funzionare davvero se al contempo venissero incrementati e resi gratuiti i parcheggi.

Giorgio Muscas

Esperto in criptovalute mi dedico all'economia e alla politica. Il giornalismo è la mia vera passione

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