È stato approvato in Parlamento un emendamento a firma Movimento 5 Stelle per la bonifica delle navi militari ancora in servizio contenenti amianto: un atto dovuto per assicurare la sicurezza sul lavoro di tutti gli operatori che ogni giorno sono costretti a venire a contatto con la pericolosa fibra per svolgere il proprio dovere.
Sessanta delle 136 navi che contengono ancora amianto e che sono in servizio sono dislocate presso La Spezia: nonostante la cittadina ligure sia nota per il primato di vittime di malattie legate all’esposizione di asbesto sono poche ancora le voci che si alzano a sottolineare il problema. Secondo una relazione tecnica dedicata e parte del dossier presentato con l’emendamento, sono pari a circa 54 milioni i fondi necessari per la bonifica delle navi della Marina Militare nel periodo compreso tra il 2020 ed il 2030. Ha commentato Francesco Dell’Uva, parlamentare che ha redatto, presentato e fatto approvare l’emendamento nel corso di un’intervista con il quotidiano “Il secolo XIX”:
“È una misura che fa bene alla salute dei lavoratori ma anche dello Stato. La sicurezza e la tutela di chi lavora nel comparto Difesa, per noi, restano sempre di stretta attualità. Ecco perché mi sono fatto portavoce di questa esigenza importantissima e sono riuscito a redigere, far presentare e far approvare l’emendamento in questione, grazie anche alla collaborazione delle colleghe e dei colleghi del Senato”.
Dodici milioni di euro devono rappresentare solo la base dalla quale partire per garantire il diritto alla salute del personale della Difesa. Un’azione “sacrosanta” secondo Dell’Uva, che consente di ampliare il perimetro delle bonifiche e di ottenere un ulteriore ampliamento dei fondi sul lungo periodo.
L’emendamento presentato dal deputato del Movimento 5 Stelle non è nato solo in virtù dei suoi studi chimici e sull’attenzione ai temi ambientali esso è frutto di un ascolto attento dei marinai e dei vertici della Marina Militare: “sono stati loro, in questi mesi, a evidenziare quanto ancora ci sia da fare per rendere sicure le nostre navi e per eliminare completamente questo materiale pericolosissimo”.
Davanti a problemi come questi, spiega il parlamentare, non bisogna abbassare la guardia: tenere alta l’attenzione sul tema consente di garantire la sicurezza sul lavoro dei militari della Marina. Si tratta di qualcosa che deve essere affrontato continuamente. Sul “tema amianto” conclude, “il nostro obiettivo è allo stesso tempo semplice e ambizioso: questo materiale non dovrà più esistere sulle nostre navi. Per raggiungerlo faremo sempre di più. Intanto, la rotta è quella giusta”.