Il 40% delle residenze sanitarie assistenziali della Liguria presenta “criticità nella prevenzione del coronavirus” come la “carenza di personale, un alto numero di decessi, un alto numero di casi positivi o la mancanza di dispositivi di protezione” perciò “da domani la Regione Liguria avvierà una serie di misure aggiuntive di supporto alle rsa”. Lo comunica l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Sonia Viale stasera nel punto stampa sull’emergenza coronavirus.
“Abbiamo concluso la mappatura delle criticità nelle rsa in Regione – spiega – ci consentirà di implementare le azioni di contrasto del contagio, domani daremo un ulteriore input alle residenze più critiche, con misure di supporto come la messa a disposizione di ulteriore personale”.
In Liguria, regione con la media di età più alta d’Italia, ci sono 240 case di riposo con 12410 posti letto e 8350 dipendenti.
Dei 2353 test sierologici effettuati sugli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali della Liguria il 14% è risultato positivo, dei 1682 test fatti sul personale il 9% è risultato positivo, secondo i dati forniti dall’assessore. I test sono stati fatti sulla metà di ospiti e dipendenti: “Siamo in attesa dell’esito”, dice Viale, annunciando che i test coinvolgeranno anche le residenze psichiatriche e per dsabili.
Al momento i morti accertati per covid sono 312 su un totale di decessi nelle rsa di 604, secondo i dati forniti dall’Agenzia ligure per la sanità (Alisa). Due gli infermieri morti.