Discarica a Roma, area di Monte Carnevale: scoppia la protesta

La Giunta Capitolina ha deliberato in data 31 dicembre 2019 che Roma Capitale indicherà come sito per lo smaltimento dei rifiuti nel territorio del Comune l’area di Monte Carnevale, nel Municipio XI. 

La Regione, vista l’individuazione sul territorio comunale dell’impianto, in concomitanza con l’approvazione del provvedimento capitolino, stralcerà dal Piano Rifiuti in via d’approvazione, come da accordo, l’indicazione del sub-ato per il Comune di Roma Capitale e disporrà tutte le attività necessarie per consentire, come richiesto da Roma Capitale, una serie lavori straordinari all’impianto Tmb di Rocca Cencia.

Mentre i cittadini di Tragliatella festeggiavano la «vittoria» per il «no alla discarica», quelli della Valle Galeria improvvisavano un primo incontro la notte di Capodanno in strada. «Cara sindaca, caro Zingaretti, vi ringraziamo per il regalo di Capodanno – la premessa -. Sappiate che non è la fine, ma l’inizio di una guerra che avete voluto voi».

Dunque, proteste in arrivo ma anche azioni legali in preparazione. Al presidio notturno hanno fatto capolino anche alcuni esponenti pentastellati, a dimostrazione che nello stesso Movimento 5 stelle le contrarietà a Monte Carnevale non mancano. Durissimo il presidente della commissione Ecomafie Stefano Vignaroli secondo cui «la decisione di realizzare la nuova discarica di rifiuti urbani di Roma a due chilometri dalla discarica di Malagrotta è inaccettabile, una scelta vergognosa». Di qui il «richiamo alla responsabilità» fatto poi alle istituzioni locali.

«Una scelta che ripudio – ha tuonato anche la consigliera capitolina Simona Ficcardi – Sarebbe la sconfitta del M5s, tutto». «Che il 2020 porti ai romani nuove elezioni e un sindaco finalmente capace, no a nuove discariche sulla pelle dei cittadini», l’affondo del leader della Lega Matteo Salvini. Fonti del Movimento in Campidoglio hanno spiegato che si è trattato «una scelta obbligata, non essendovi ulteriori aree idonee» sul territorio romano.

Alessandro Capuano

Romano d’adozione, mi occupo di digitale da quando, a 12 anni, mi hanno regalato la prima console. Sono un fotografo incompetente ma curioso. La politica economica mi appassiona da sempre.

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