Parchi naturali liguri, si riaccende lo scontro con un emendamento aggiunto, alla vigilia di Natale, nella legge regionale di bilancio.
Il “duello” sui parchi naturali liguri ė tra l’amministrazione regionale di centrodestra e le opposizioni che con le associazioni ambientaliste criticano l’operato dell’amministrazione Toti.
Con una lettera firmata congiuntamente, Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Club alpino italiano e Lipu Liguria accusano la Giunta Regionale di volere “un ente unico”. Denunciano il metodo, «un blitz senza la minima discussione con le associazioni e senza alcun passaggio nelle commissioni consiliari» e il merito, «un nuovo attacco questa volta puntando a depotenziare gli enti stessi, sottraendo il personale che verrebbe distaccato dalle dipendenze dirette dei parchi, ledendone l’autonomia, alla Regione, senza la garanzia che il personale stesso rimanga ad occuparsi di aree protette. Il pretesto di questa novità è la razionalizzazione delle spese, ma nel comma approvato si fa esplicito riferimento alla volontà di “costituire un omogeneo e unitario assetto organizzativo performante…” riunendo uffici, servizi e funzioni, insomma l’Ente Parco unico per la Liguria», sostengono le associazioni. Che contestano sia la centralizzazione delle aree protette sia la decisione, sempre nello stesso emendamento, di istituire una “Conferenza dei Sindaci” in seno ai parchi, «un organismo di cui non si comprende l’utilità valutato che esiste già la Comunità del Parco. Noi pensiamo che tale operazione sia funzionale solo a restringere ulteriormente i confini». «Continueremo, come in passato – concludono le associazioni – a difendere le nostre aree protette anche portando le novità di questi emendamenti all’attenzione del Ministero dell’Ambiente».
Alessandro Piana: polemica per il gusto di farla
Non si è fatta attendere la reazione della maggioranza che, attraverso l’Assessore Alessandro Piana fa sapere sulla governance dei parchi naturali che:
“Alla luce di alcune notizie di stampa che riprendono dichiarazioni delle Associazioni ambientaliste, si precisa la legge regionale collegata a quella di stabilità per il 2021 non introduce, né è volta ad introdurre, l’Ente Parco unico“
“Spiace constatare – precisa l’Assessore – che ogni volta che l’Amministrazione regionale cerca di razionalizzare, al fine di ottimizzare le risorse disponibili, l’organizzazione degli Enti Parco, alto si levi la polemica per il gusto di farla“.
“Nessuno intende minare – si puntualizza – l’esistenza degli Enti Parco, anzi, è proprio per valorizzarli e consentire loro di disporre di maggiori risorse da investire sul territorio che sono state introdotti delle modifiche normative alla ormai vetusta legge regionale del 1995”.
“Se poi l’introduzione della Conferenza dei Sindaci, rappresentanti democraticamente eletti dal territorio, è vista come un attentato all’autonomia dei Parchi, siamo veramente al paradosso”.
“La norma – spiega Alessandro Piana – prevede poi che via sia un unico organismo indipendente di valutazione così come vi è da anni un unico revisore dei conti a cui proprio questo emendamento ha dato un anno di mandato in più portandolo a cinque e mettendolo in pari con la durata dei mandati dei presidenti e dei consigli degli enti parco che la Regione si accinge a rinnovare dal prossimo gennaio e non ad accorpare”.
“Vengono introdotte disposizioni – puntualizza Piana – di organizzazione dei servizi di amministrazione generale allo scopo di potenziare ancora di più la mission degli Enti parco. E questo prendendo alla lettera alcune norme della legge quadro del 1991 che prevede che la Regione sostenga il personale delle aree protette e così la legge regionale del 1995, antecedenti l’emendamento alla legge regionale”.
“Da nessuna parte – chiarisce – sono presenti disposizioni che attentano alle aree protette. Resta invariato il contributo complessivo ordinario pari a 2.800.000 euro. Si tratta, semplicemente, di norme di organizzazione la cui applicazione avverrà con il coinvolgimento degli Enti parco alla luce proprio delle esigenze organizzative manifestate da questi”.
Certo – conclude l’Assessore Piana – non ci si può nascondere che la coperta delle risorse pubbliche è scarsa. Ma è proprio per questo che sono stati introdotti strumenti che, senza minimamente sacrificare i valori ambientali, puntano al miglioramento dell’organizzazione complessiva”.
Luca Garibaldi: blitz pasticciato e pericoloso
Ma l’opposizione non ci sta e per bocca di Luca Garibaldi del PD definisce la nuova normativa sui parchi liguri “un nuovo blitz, pasticciato e pericoloso, da contrastare in tutti i modi”.
A tal proposito, ha dichiarato Luca Garibaldi, “Il nuovo Assessore ai Parchi, Piana, per non essere da meno rispetto al suo predecessore, ha deciso di presentare una serie di emendamenti alla legge regionale sulle aree protette, nel bel mezzo della legge di bilancio, per provare a peggiorarla ulteriormente.
Il tutto senza alcun passaggio di condivisione con il territorio, con gli Enti Parco né con le associazioni”.
Il risultato – va giù pesante Garibaldi – votato compattamente dalla maggioranza, è un nuovo ulteriore colpo al sistema dei parchi liguri. Si tratta di un pasticcio e un pericolo.
“Un pasticcio – ha precisato l’esponente del PD – perché si inventano strutture nuove per fare compiti già in carico ad altri soggetti previsti, con una confusione su “chi fa cosa” che renderà ancora più farraginosa la governance dei parchi, e solo una finzione scritta sulla carta la partecipazione dei territori”.
“Un pericolo perché con alcune misure – controllo delle performance unitario, razionalizzazione delle spese del personale, centralizzazione del ruolo della Regione – si pongono le basi per svuotamento del sistema dei Parchi liguri, già commissariati per più della metà e si vede alla fine di questo percorso la possibilità di istituire un Parco Unico Ligure, cancellando le differenze e le peculiarità dei territori “ha concluso Luca Garibaldi.
La situazione della gestione dei parchi naturali liguri si fa sempre più esplosiva, una “patata bollente” su cui nolente o volente bisognerà mettere ordine il prima possibile.