E-Commerce. Ridurre e recuperare i carrelli abbandonati

Per la maggior parte dei venditori e di e-commerce, la domanda è: come azzerare i carrelli abbandonati? non c’è niente di peggio di un cliente che, durante il checkout, prima di fare la transazione, chiude il proprio browser. È qualcosa che fa perdere una quantità di vendite (e profitti) ai venditori ecommerce, e sta diventando sempre peggio.

E-Commerce. Ridurre e recuperare i carrelli abbandonati

Secondo l’Entererprise Apps Today, oggi “più del 60% degli utenti che comprano online escono dal processo prima di completare la transazione”: 6 su 10. Non vi preoccupate: diminuire carrelli abbandonati è possibile. Ecco 6 strategie che vi aiuteranno a farlo e ad aumentare le vostre conversioni.

Come ridurre e recuperare i carrelli abbandonati: Fate in modo di avere call to action chiare e semplici

Le vostre call to action sono l’elemento principale: trasformano un visitatore in cliente, permettendovi di vendere. Possono avere aspetti diversi: essere disegni, pulsanti, immagini, o semplicemente testo. Ci sono 4 fattori da tenere presente sulle call to action:

– testo

– colore

– posizione

– grandezza

Call to action efficaci sono difficili da creare: poiché possono variare enormemente l’una dalle altre, è spesso difficile capire cosa funziona, cosa tocca davvero i vostri clienti e cosa no. Se volete trovare quella giusta, non vi resta che testare il maggior numero possibile di varianti. Software come UnbounceOptimizelyVisual Website Optimizer possono aiutarvi a verificare la performance di ogni singola variazione che create: vi renderete conto di cosa funziona e perché, a seconda delle variabili interessate; vi aiuterà a diminuire i carrelli abbandonati. Questa inserzione utilizza un semplice pulsante rosso per la sua call to action e un intuitivo “aggiungi al carrello” che è diretto e facile da usare.

carrelli-abbandonati

Petsmart usa una call to action direttamente sua homepage, offrendo un visibile, elementare modo di comprare online i suoi prodotti.

carrelli-abbandonati

 

Come ridurre e recuperare i carrelli abbandonati: Rendete il vostro checkout più veloce

Chiedere ai vostri clienti di riempire moduli, creare account o log in prima di fare il check out può avere effetti negativi sulle vostre vendite: secondo KISSmetrics, il 42% degli acquirenti online abbandona il proprio carrello quando gli viene chiesto di compiere queste azioni (in pratica, la metà dei vostri clienti).

Diminuire carrelli abbandonati richiede di eliminare gli elementi non necessari nel vostro processo di checkout: offrite opzioni di scelta da una singola azione, che permettano di cliccare un pulsante, fare il checkout e finalizzare l’acquisto in pochi secondi. Niente moduli da compilare o registrazioni da fare prima dell’acquisto: rendete le cose più semplici e veloci. L’esempio di Amazon è lampante: permette di comprare con un singolo click.

diminuire-carrelli-abbandonati

Con l’estensione Magento’s One-step Checkout, potete avere l’intero checkout su una singola pagina: non ci sono registrazoni da fare e tutto può essere completato in un passo soltanto.

carrelli-abbandonati

Come ridurre e recuperare i carrelli abbandonati: Siate trasparenti con le vostre tariffe

Tariffe addizionali e inattese sono la ragione più grande per cui i clienti abbandonano i loro carrelli durante il checkout. Prezzi di spedizione alti e altri costi aggiuntivi lasciano spesso i clienti sorpresi e poco inclini a proseguire nel processo. Il cliente che entra sul vostro sito e acquista i prodotti lo fa con un certo prezzo in mente: se al checkout vedono questo prezzo gonfiarsi, è possibile che finiscano fuori budget e questo li scoraggi.

Per evitarlo, siate trasparenti e onesti coi vostri prezzi: mostrate le tariffe extra in maniera evidente sul sito e includete un calcolatore dei prezzi di spedizione su ogni pagina prodotto. Aiuterà i clienti a farsi un’idea più precisa del prezzo finale di un prodotto e ad entrare nel processo di checkout più preparati a concludere il processo di transazione.

Se usate Magento, potete facilmente aggiungere un calcolatore di spese di spedizione gratuitamente, con l’estensione Estimate Shipping. Altre piattaforme hanno plug-in e moduli simili, ma lo scopo finale è quello di risparmiare al cliente delle brutte sorprese. Anthropologie ha un link “shipping and handling” su ogni pagina prodotto: quando si clicca, si apre una finestra di dialogo facile da capire che non lascia nessun dubbio sul processo di checkout a seguire.

carrelli-abbandonati

Su ThinkGeek, nel momento in cui aggiungi un prodotto al carrello, compare un calcolatore di spese di spedizione che ti permette di determinare il costo della spedizione basandosi sul codice postale.

carrelli-abbandonati

L’estensione Magento’s Estimate Shipping (gratis) permette di mettere i calcolatori di spese di spedizione direttamente sulla pagina prodotto.

carrelli-abbandonati

Come ridurre e recuperare i carrelli abbandonati: Abilitate i metodi di pagamento da terze parti

Offrire opzioni di pagamento differenziate può permettervi di diminuire carrelli abbandonati senza troppo sforzo. Proprio come nel caso dei lunghi moduli di registrazione, molti clienti semplicemente non vogliono spendere troppo tempo a digitare un lungo numero di carta di credito o inserendo informazioni dettagliate. Inoltre, molti clienti usano carte che non sono Visa o Mastercard: molti siti di ecommerce offrono però soltanto queste scelte, lasciando i clienti arrabbiati e impotenti.

Per evitarlo, differenziate i metodi di pagamento, includendo pagamenti da terze parti come Paypal, Amazon Checkout, ecc. In questo modo, l’utente potrà usare un singolo login per comprare più cose su milioni di siti: non devono digitare ogni volta il numero di carta e possono persino legare il loro account alla banca, per avere i soldi detratti immediatamente dal loro conto. È facile, veloce e dà ai clienti la flessibilità necessaria per fare un pagamento: ricordate che per diminuire carrelli abbandonati dovete curare l’esperienza che il cliente ha sul vostro sito.

Su Urban Outfitters, potete scegliere se usare il sistema di pagamento tradizionale oppure Paypal.

carrelli-abbandonati

Come ridurre e recuperare i carrelli abbandonati: Fare remarketing tramite email

Anche sforzandovi, ci sarà sempre qualche cliente che abbandona il proprio carrello durante il checkout: quello che potete fare è contattarli e convincerli a tornare indietro e terminare il loro acquisto. L’email remarketing cattura le email degli utenti e, se non portano a conclusione la transazione, vi dà la possibilità di contattarli via email.

Con soluzioni di remarketing come Rejoiner, potete usare tutta una serie di strumenti diversi per convincere i clienti a tornare indietro: potete mandargli via email degli sconti o dei premi in cambio del completamento dell’acquisto, creando un senso di urgenza e avvertendoli di quando il loro prodotto sarà esaurito. Potete anche offrirgli un pagamento a rate, su un periodo di tempo più lungo, e molto altro. Tutto ciò li incoraggerà a tornare sul vostro sito e terminare il checkout.

1-800-PetMeds usa l’email remarketing: se non paghi, ti viene inviato a casa un “coupon fedeltà” o un codice di sconto per incoraggiarti a completare l’acquisto.

carrelli-abbandonati

Un altro buon esempio di email remarketing è Birchbox.

carrelli-abbandonati

Come ridurre e recuperare i carrelli abbandonati: Usate annunci di remarketing

Invece di contattare i vostri clienti tramite email, potete fare remarketing con le inserzioni, che utilizzano dei cookies per mostrare ai clienti degli annunci target mentre navigano si altri siti. Ecco come funziona: diciamo che un cliente ha il carrello pieno di prodotti di gioielleria, ma ha chiuso internet prima di completare il checkout. Se state usando le inserzioni di remarketing potete contattarlo successivamente attraverso annunci che gli compariranno sulla pagina mentre sta leggendo le email, un blog o mentre sta comprando su altri siti. Con questo sistema si possono anche offrire offerte speciali sul processo di acquisto abbandonato e mostrare avvisi che possono invogliare i clienti a tornare indietro.

Programmi molto utilizzati sono Google Dynamic Retargeting, AdRoll e Buyer Cloud. Qui potete trovare un webinar su Google Dynamic Remarketing e qui una guida. Se visitate il sito di JCPenney e uscite senza completare il checkout, qualche giorno dopo potrebbe comparirvi un annuncio di remarketing come questo.

carrelli-abbandonati

Conclusioni

Anche se queste azioni non elimineranno del tutto i carrelli abbandonati, ne ridurranno notevolmente la quantità. Tutti i venditori online soffrono di questo problema: la soluzione migliore è quella di non accettarlo come inevitabile e fare qualcosa al riguardo. Il risultato sarà un aumento generale delle vendite, delle transazioni e del profitto.

Questo articolo è una libera traduzione dell’originale.

photocredits: ceylanparlakay.

Enrico Billi

Web Editor e giornalista freelance, amo curiosare un po' dappertutto, ma sempre scegliendo con cura le mie fonti. Ho viaggiato e vissuto in Australia e Spagna, dove ho insegnato inglese. Non so come sarò tra cinque anni: forse mi dedicherò all'agricoltura biologica o forse tornerò a fare la guida turistica; di certo continuerò a scrivere storie, perché al cuor non si comanda.

Lascia un commento