Zaia: Veneto a rischio elevato

“Purtroppo siamo passati dal rischio basso al rischio elevato in Veneto con l’indice RT che dallo 0,43% è salito all’1,63 per cento, sta accadendo quello che temevamo, Se continuiamo a non usare la mascherina e a creare assembramenti andrà sempre peggio. Abbiamo una categoria di irresponsabili, ne prendiamo atto”. A lanciare l’allarme è stato il presidente del Veneto Luca Zaia che oggi è tornato al punto stampa proprio per avvertire che la situazione dell’epidemia si sta aggravando.

“Il virus tornerà ad ottobre? E’ inevitabile, lo abbiamo già qui oggi. E per colpa di qualcuno, per i comportamenti irresponsabili, si aggiungono i tanti irresponsabili che abbiamo conosciuto nelle ultime ore. Abbiamo una sorta di sensazione di ‘liberazione’ dal virus, ma chi pensa che sia tutto finito si sbaglia, e poi abbiamo chi è positivo e va in giro tranquillamente e peggio rifiuta il ricovero proposto dai sanitari”, ha aggiunto.

Zaia ha spiegato che l’RT a 1,63 % è stato causato da un nuovo focolaio nel vicentino, causato dal ritorno a fine giugno dalla Serbia di un imprenditore, che è risultato poi infetto e ora è ricoverato in terapia intensiva, e che da causato 52 persone in isolamento fiduciario a Vicenza e 37 nel veronese. “Qui siamo davanti a una persona che dopo aver accusato i sintomi ed effettuato il tampone risultato positivo ha rifiutato il ricovero proposto dai sanitari, nel frattempo è andato a una festa, poi c’è la signora reticente che non vuol dire quali contatti abbia avuto, se le motivazioni al richiamo dell’etica non servono, allora lunedì presenterò una nuova ordinanza per inasprire le regole. L’ordinanza è già parzialmente scritta, avrei potuto firmarla oggi.

“Certi comportamenti li condannarei con la carcerazione” “Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. E’ essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza”. “La legge prevede una multa di 1.000 euro in caso di fuga dall’isolamento sanitario: mi sembra ridicolo – ha dichiarato Zaia -. E ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari. Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”. “Di tutto questo ne parlerò con Bonaccini in conferenza dei servizi, perché siamo i primi a sperimentare una vicenda del genere, inquietante”, ha aggiunto.

“Se un positivo rifiuta il ricovero ci vuole il Tso” “C’è un cittadino che torna il 25 di giugno da una trasferta di lavoro in Serbia insieme ad altre persone”, risulta “positivo al tampone” e “rifiuta il ricovero”. Per casi come questo, ha spiegato Zaia, “il ricovero deve essere coatto”.

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