A meno di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico è polemica tra i direttori scolastici e il comitato tecnico scientifico (CTS) sul distanziamento nelle classi.
Manca poco al momento in cui i bambini e i ragazzi torneranno in aula e se nel frattempo i lavori per adeguare le aule sono in corso in quasi tutta Italia, non mancano discordanze verbali tra i vari protagonisti del settore scuola.
I contagi da Covid-19 sono in ripresa e questo dato fa paura al corpo docente. Ma più dello stesso aumento delle infezioni, spiegano “quello che fa paura di più sono le indicazioni fuorvianti“.
In pochi giorni il CTS è passato dal distanziamento da eludere “solo in situazioni di estrema urgenza” alla necessità di un distanziamento totale da rispettare. E il problema è sempre lo stesso: non si sa ancora se le aule saranno sufficienti o se ci saranno tutti i banchi necessari.
Una situazione tutt’altro che sotto controllo ma più contenuta in alcune regioni come la Liguria che, già impegnata nella sistemazione delle aule, non dovrebbe incontrare troppi problemi nell’adeguamento. Più problematica, invece, in altre regioni.
Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP, alla notizia del nuovo parere reso dal CTS, usa Shakespeare per commentare la situazione. “Pensavamo vivere in una tragedia, e invece era una commedia: Tanto rumore per nulla” sottolinea in merito al fatto che, pur richiedendo il distanziamento sociale, il comitato scientifico abbia indicato qualche giorno fa che se l‘uso della mascherina è continuo si può attendere l’arrivo dei nuovi banchi in discreta sicurezza.
“Abbiamo sempre rispettato i pareri delle autorità sanitarie e continueremo a farlo, ma non comprendiamo perché non si sia fatta chiarezza prima su questo aspetto fondamentale” risponde, evidenziando come i dirigenti scolastici quest’anno non abbiamo preso “un solo giorno di ferie per lavorare febbrilmente, con granitico senso del dovere, affinché gli alunni potessero essere distanziati come previsto“.
Una reazione che ha scatenato una nuova precisazione da parte del CTS: solo nelle emergenze deve essere impiegata la soluzione della mascherina senza distanziamento.
Tra botta e risposta più o meno giustificati l’unica domanda che bisogna porsi è se la scuola, per la riapertura del 14 settembre, sarà davvero pronta o meno.