Una vita spesa al servizio delle persone, per dar voce a chi non ha voce, catturando attraverso la cinepresa storie, esempi da seguire, racconti di vita vissuta.
Così si potrebbe riassumere la carriera professionale di Raffaella De Pascale, giornalista e programmista-regista RAI di lunga data e autrice di centinaia di servizi video dedicati ad associazioni, ONLUS, realtà sportive e culturali, organizzazioni no-profit e, più in generale, realtà che quotidianamente si spendono in favore del prossimo, in punta di piedi e lontano dalle luci della ribalta.
Una giornalista cresciuta fin da giovanissima a “latte e TV”, come tanti ragazzi e ragazze che si trovavano a passare davanti ai cancelli della Cinecittà degli anni d’oro. Ed è proprio nella Hollywood della Città Eterna che Raffaella De Pascale muove i suoi primi passi, coltivando il sogno di poter girare dietro la macchina da presa.
Alle prime “genericate”, come in gergo si è soliti chiamare i ruoli da comparsa e le prime collaborazioni nelle produzioni di Cinecittà, fanno seguito negli anni i corsi di giornalismo, di recitazione, di dizione e di doppiaggio. Un lungo percorso di studio, coronato con la fatidica chiamata in RAI a metà degli anni ’90.
Raffaella de Pascale. Da giornalista RAI International a “I fatti vostri”
Da qui, ha inizio un brillante percorso lavorativo che porta Raffaella De Pascale a Rai International al fianco di Renzo Arbore, nel programma radiofonico di informazione, approfondimenti e musica “Un’ora con voi”, dedicato agli italiani all’estero.
In virtù del successo ottenuto dal programma di Rai International fra i connazionali emigrati oltreconfine, Raffaella De Pascale viene nominata capo ufficio stampa per gli italiani all’estero presso il Ministero degli Esteri, incarico mantenuto per il biennio 1998-1999.
Esaurita la parentesi radiofonica, nel 1998 Raffaella De Pascale passa alle Reti curando i servizi video di “Progetto Storia”, in onda sul nascente RaiSat 1. Nel 1999 avvia una proficua collaborazione con Piero Chiambretti, prima nella trasmissione “Fenomeni” e l’anno successivo con “Chiambretti c’è”.
Parallelamente per Rai Notte (struttura che cura il palinsesto notturno di Rai 1, Rai 2 e Rai 3) si dedica ai servizi di “Inconscio e Magia”, condotto da Gabriele La Porta, “Cinematografo” e “Applausi”, entrambi condotti da Gigi Marzullo.
In questi anni, Raffaella De Pascale avvia inoltre una proficua collaborazione con l’Istituto Luce di Cinecittà, curando la realizzazione di numerosi documentari storici.
Nel 2013 è la volta di “Spazio Libero”, versione rinnovata del vecchio “Programmi per l’accesso” dedicato al mondo dell’associazionismo e del volontariato, in onda su Rai Parlamento.
In quattro anni Raffaella De Pascale cura la realizzazione di innumerevoli video, in cui dà voce a svariate realtà del panorama culturale, associazionistico, volontaristico e culturale italiano.
Un lavoro che, in qualche modo, arriva a coronare il sogno che la giornalista Rai coltivava sin da piccola: diventare una regista cinematografica. I servizi di Spazio Libero, infatti, vengono realizzati da Raffaella De Pascale come tanti piccoli documentari, dei piccoli cortometraggi nati per raccontare una storia e far conoscere realtà altrimenti sconosciute al grande pubblico.
Nel suo percorso lavorativo Raffaella De Pascale si occupa anche di formazione, come insegnante nell’ambito di corsi rivolti a chi deve stare “dall’altra parte” della macchina da presa. Manager, dirigenti, amministratori delegati, politici in erba: personaggi per i quali è vitale imparare a porsi correttamente davanti all’obiettivo, conducendo un’intervista e apparendo correttamente in video.
Dopo quattro anni a Spazio Libero, Raffaella De Pascale viene infine chiamata ad ottobre 2017 a curare la realizzazione dei servizi per la celebre trasmissione “I Fatti Vostri”, premiando la capacità della giornalista di saper evidenziare con la macchina da presa le necessità e le urgenze delle persone, comprendendone le ragioni e i bisogni più incalzanti.
Il tutto con uno stile capace di suscitare emozioni e di parlare direttamente al cuore delle persone. Capacità non comuni per le quali Raffaella De Pascale si rifà agli insegnamenti di due mostri sacri del cinema internazionale: Kubrik e Fellini.
Cogliendo, dal primo, il simbolismo e la capacità di saper evocare emozioni in modo diretto ed efficace. Dal secondo, il saper restituire un affresco sociale della realtà che ci circonda.