I casi confermati di coronavirus della Germania sono aumentati di 2.237 e sono in totale a 145.694, i dati del Robert Koch Institute (RKI) per le malattie infettive segnano per il secondo giorno consecutivo nuove infezioni in accelerazione.
Il bilancio delle vittime riportato è aumentato di 281 per un totale di 4.879.
Intanto il Paul Ehrlich Institut ha autorizzato per la prima volta la sperimentazione clinica di un vaccino contro il coronavirus su un essere umano in Germania. Secondo l’istituto federale per i rimedi biomedici, Magonza Biontech ha ottenuto il permesso di provare il vaccino Rna su 200 volontari in buona salute tra i 18 e i 55 anni.
I braccialetti per seguire l’epidemia
Oltre alle app anche gli smartwatch e i braccialetti fitness possono contribuire al tracciamento del coronavirus. E dopo il Liechtenstein ci sta pensando anche la Germania. Secondo il sito Ndr, da qualche settimana il Robert Koch Institute, che si occupa di gestire ogni aspetto della diffusione del Covid-19 nella Repubblica Federale, sta testando la possibilità di portare l’app Corona Datenspende anche sui dispositivi indossabili che già registrano parametri sanitari di un utente come il battito cardiaco e la temperatura corporea.
“Gli indicatori dell’infezione del virus che derivano dai sensori sono più affidabili dell’input manuale dei sintomi nello smartphone”, ha osservato Oliver Amft che presiede la cattedra di salute digitale alla Università Friedrich Alexander di Erlangen e Norimberga.
Secondo Ndr, dopo il download dell’app viene richiesto un codice postale e creato un profilo con un ID utente univoco, pseudoanonimizzato, così come chiede la legge europea sulla privacy. I parametri corporei vengono inviati direttamente al Robert Koch Institute. L’app funziona sia su dispositivi Apple, sia su dispositivi Android ed è volontaria.
Da qualche giorno è partito un progetto pilota nel Liechtenstein grazie al quale sono stati distribuiti braccialetti biometrici ad un campione della popolazione (il 5%), per scoprire in tempo utile eventuali contagi e contenerne la diffusione. Se avrà successo, il modello sarà replicato su tutti i cittadini in autunno, quando secondo le autorità del Principato sarà altamente probabile una seconda ondata pandemica.