Un risultato che non ammette discussioni quello che ha portato Luca Zaia a ricoprire per altri 5 anni la carica di Governatore del Veneto nelle elezioni 2015. Zaia si è infatti aggiudicato il 50,4% dei consensi degli elettori, distanziando notevolmente il candidato più prossimo, Alessandra Moretti, che non è andata oltre il 22,8%.
Chi è Luca Zaia, governatore del Veneto
Classe 1968, Luca Zaia è una delle figure politiche del territorio italiano. Di famiglia venetissima, stabilita nel Coneglianese già 500 anni fa, ha fin da piccolo stabilito un legame profondo con la sua terra, grazie anche alla casa di famiglia, immersa nella natura, che gli ha permesso di conoscere e approfondire i cicli delle stagioni ed entrare a far parte della socialità rurale. La passione per gli animali, soprattutto i cavalli, condivisa con il padre e il nonno, lo porta a laurearsi, nel 1993, in Scienze della produzione animale alla Facoltà di Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Udine.
Nello stesso anno comincia la sua carriera politica come consigliere comunale presso Godega di Sant’Urbano, iscritto nelle liste della Lega Nord.
Due anni dopo, nel 1995, entra in provincia prima come assessore all’agricoltura e successivamente come presidente della provincia di Treviso fino al 2005. Nel suo periodo da presidente della provincia, Zaia lancia quella che viene definita finanza creativa applicata al bilancio, costruendo numerose opere pubbliche e coinvolgendo diverse città gemelle nel suo Piano strategico per la Provincia. Ma ciò che rimarrà maggiormente impresso è il suo Progetto di sicurezza stradale che ha portato alla significativa riduzione del numero di morti annuale per incidenti automobilistici da 167 a 60.
Nei tre anni successivi, dal 2005 al 2008, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della giunta regionale della Regione del Veneto. Zaia capisce che le due forze del Veneto, agricoltura e turismo, devono marciare insieme e realizza l’operazione “umbrella brand” con cui rilancia il territorio tramite le manifestazioni fieristiche e le sagre tipiche della sua terra.
L’elezione a Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali
L’8 maggio 2008 riceve l’incarico di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali durante il governo Berlusconi. Tra le problematiche affrontate come ministro c’è anche la controversia per l’esportazione del Brunello di Montalcino negli Stati Uniti, in principio vietata per via di alcune partite di vino con certificazione falsa.
La sua carica di ministro dura fino al 2010, quando viene eletto Presidente della Regione Veneto.
L’incarico di Presidente della Regione Veneto
Nel 2009, il 19 dicembre, viene presentata all’unanimità la sua candidatura alle elezioni regionali del Veneto. Grazie all’appoggio politico di Lega Nord, Popolo delle Libertà e di alcuni esponenti di Alleanza di Centro, Democrazia Cristiana e Unione di Centro, riesce a vincere le elezioni del 29 marzo 2010 con il 60% di voti.
I dati delle elezioni 2015
Nell’aprile del 2015, Zaia presenta la sua ricandidatura alla presidenza della regione Veneto per le elezioni regionali. Come governatore in carica, la sua vittoria era data per scontata, soprattutto grazie all’appoggio della Lega Nord e di Forza Italia, dopo l’accordo effettuato tra Salvini e Berlusconi. Nonostante i possibili problemi creati dalla candidatura di Flavio Tosi, però, il Presidente della Regione Veneto ha vinto con un notevole vantaggio.
Ecco le percentuali:
Luca Zaia 50,4%, Alessandra Moretti 22,8%, Jacopo Berti 11,8%, Flavio Tosi 11,4%, Alessio Morosin 2,4%, Laura Di Lucia 0,9%.
Sul fronte liste: Lista Zaia 23,7%, Lega 17,5%, PD 16,6%, M5S 10,3%, Forza Italia 5,8%, Lista Tosi 5,5%.
Le dichiarazoni a caldo
Nel suo primo commento, il Presidente del Veneto ha voluto sottolineare l’elevata partecipazione regionale alle elezioni (seppure inferiore a quella registrata nel 2010). «La prima grande vittoria è l’affluenza – ha sottolineato Zaia -. I veneti primi in Italia per partecipazione al voto e io sono stato il Governatore più votato, l’unico a superare il 50% dei consensi. Grazie a tutti». Un esplicito riconoscimento per il suolo elettorato, cui però è subito seguito uno sguardo al futuro e una chiara dichiarazione d’intenti: «Non c’è tempo da perdere, provvedimenti approvati in fretta. Il primo progetto a partire sarà il piano straordinario per il lavoro finanziato con fondi Ue, primi in Italia».