5 a 2. Questo il risultato delle elezioni regionali svoltesi ieri, in 7 regionali italiane. I due schieramenti principali, il centrosinistra e il centrodestra, si sono sfidati senza esclusione di colpi in una estenuante battaglia piena di colpi di scena e conflitti interni che hanno portato a una vittoria del PD su 5 regioni, lasciandone 2 alla parte avversaria.
Ed è così che in Toscana, Umbria, Puglia, Campania e nelle Marche ha trionfato il Partito Democratico.
Elezioni regionali 2015: affluenza bassa
Lo spoglio delle schede ha portato alla luce anche i numeri di queste elezioni. Solo il 52,2% degli elettori delle sette regioni interessate è andato infatti a votare. Viene da chiedersi quali siano stati i motivi di una diminuzione abbastanza drastica della partecipazione collettiva. Tra il ponte per i festeggiamenti del 2 giugno, le lotte interne ai partiti e le regole poco chiare per la votazione, è probabile che gli elettori si siano sentiti poco coinvolti e incentivati nell’andare nei seggi a esprimere le proprie preferenze.
Ma vediamo nel dettaglio i risultati nelle varie regioni.
Elezioni regionali chi ha vinto
Rossi fa il boom in Toscana
Con il primato del candidato più votato, ben il 45% delle preferenze, Enrico Rossi conquista la Toscana, regione che ha registrato anche l’affluenza più bassa con solo il 48,2 di votanti. Al secondo posto si piazza la Lega con il candidato Claudio Borghi che ha avuto la meglio sul rappresentante del M5S Giacomo Giannarelli.
Zaia si riconferma in Veneto
Gli abitanti del Veneto rimangono fedeli a Luca Zaia, riconfermandolo governatore dopo 5 anni. La percentuale non è alta quanto le elezioni precedenti ma il risultato è comunque notevole e lo distacca dai suoi principali sfidanti, Flavio Tosi, Jacopo Berti e Alessandra Moretti, praticamente doppiata.
La Liguria passa a Toti
Dopo anni di dominio del PD, la Liguria sceglie un drastico cambio di rotta ed elegge Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi, come suo governatore, con uno schiacciante 34% di preferenze. A seguirlo da lontano, la democratica Raffaella Paita, Alice Salvatore del M5S e il candidato di sinistra, Luca Pastorino.
Le Marche premiano Ceriscioli
Con il 41% di preferenze il candidato del centrosinistra, Luca Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro, conquista il ruolo di governatore nelle Marche, con notevole distacco dagli altri candidati. A seguirlo, con un sorprendente seguito di voti, Gianni Maggi del M5S. Gian Mario Spacca, il governatore uscente, si piazza solamente al quarto posto.
L’Umbria rimane fedele al PD
Anche in Umbria viene riconfermato il partito scelto già alle elezioni precedenti. Con un 42% di preferenze è stata eletta Catiuscia Marini, candidata del centrosinistra, che nelle battute finali ha superato il potenziale vincitore, il rivale Claudio Ricci del centrodestra.
La Campania dà fiducia a De Luca
La Campania cambia faccia e al governatore uscente Stefano Caldoro di Forza Italia preferisce Vincenzo De Luca del Pd, nonostante la sua ineleggibilità secondo la Legge Severino e lo premia con una preferenza del 40%. Risultato buono ma non troppo staccato dall’avversario.
La Puglia elegge Emiliano
Senza alcuna sorpresa Michele Emiliano ha vinto in Puglia con il 48,6% dei voti. Vittoria scontata ormai da diversi mesi ma riconosciuta di buon grado anche dal governatore uscente, Nichi Vendola, che ha commentato così il risultato: «Complimenti sinceri affettuosi Emiliano per una vittoria così netta, forte, e auguri calorosi di buon lavoro, un lavoro che sarà durissimo, di una complessità incredibile».