Le autostrade in Liguria non sono un tema facile da ignorare: le criticità che le riguardano sono molte e di diversa portata. La lunga via verso la normalità non è semplice da percorrere come si potrebbe pensare.
E la ragione è molto semplice: tutte le soluzioni annunciate finora non sono raggiungibili con uno schiocco di dita. Da qualche giorno il nuovo viadotto Genova San Giorgio ha preso il posto del ponte Morandi, crollato due anni fa il 14 agosto: per le vittime vi sarà una celebrazione ed è in fase di progettazione un memoriale, ma i problemi che hanno portato alla tragedia sono ancora presenti. Basti pensare alle condizioni di altri ponti, come il viadotto Bisagno, o gli innumerevoli interventi di manutenzione divenuti necessari come quelli in corso per la Galleria Monte Galletto.
Non c’è giorno che le autostrade liguri non parlino di ingorghi e cantieri mentre i disagi per la popolazione aumentano a dismisura.
Quando si parla di autostrade in Liguria è impossibile non chiamare in causa la Gronda, fonte di scontro politico in Regione per via di un progetto che non sembra adeguato a sistemare i problemi. Anche in quel caso, prima che l’opera sia finita e che arrivi il tanto agognato alleggerimento del traffico, potrebbero passare più di dieci anni.
Tutto questo senza tenere conto dei diversi tentativi di partenza dei lavori che si sono susseguiti a causa dell’incertezza dei diversi governi regionali fin dal 1995. Anche Autostrade per l’Italia ci mise del suo dirottando dei fondi dedicati e inimicandosi la popolazione della Liguria.
Basta ricostruire la storia delle autostrade liguri per comprendere come raggiungere la normalità e ottenere una viabilità priva di problematiche sia una via decisamente tortuosa per la Liguria. In tanti nel corso degli anni hanno cercato di attirare l’attenzione sullo stato della rete autostradale ligure, ma in qualche modo gli appelli e le richieste sono rimaste inascoltate.
Quel che bisogna chiedersi è come trovare delle soluzioni che man mano consentano di poter gestire il traffico nel migliore dei modi fino a che le infrastrutture necessarie non saranno completate e adoperarsi affinché tragedie come quelle del ponte Morandi non si ripetano più, attraverso lavori di manutenzione e controlli attenti.