La più grande opera pubblica di edilizia scolastica progettata e realizzata in Italia in questo secondo decennio del XXI secolo che sta per concludersi, è stata fatta a Roma, ed è il nuovo Campus dell’Università di Tor Vergata, a cura del famoso architetto Angelo Zampolini.
Come affermato sugli organi di informazione dal Magnifico Rettore Giuseppe Novelli, grazie alla realizzazione di questo progetto edilizio, un’ area periferica della città metropolitana di Roma è diventata importantissima dal punto di vista strategico per l’intera Capitale.
Un progetto così importante anche dal punto di vista economico – sociale che con la sua realizzazione e messa in funzione, la Sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, ha dovuto varare, nel 2018, un
nuovo piano di mobilità sostenibile, con un aggiornamento del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile).
In merito, ha dichiarato il Magnifico Rettore Giuseppe Novelli agli organi di informazione: “sono grato alla Sindaca Raggi per aver posto l’attenzione su un quadrante della capitale che da periferico
diventa strategico. Un’area su cui invertiamo risorse e competenze per valorizzarne le potenzialità e promuovere cultura e progetti a beneficio di tutti“.
L’Ateneo di Tor Vergata, come attestato dal Comune di Roma, è il secondo della Capitale e il più importante polo di attrazione della zona sud occidentale dell’area metropolitana capitolina, con circa
35 mila persone che gravitano intorno e circa 8000 spostamenti giornalieri, fonte di grande interesse per gli operatori europei e mondiali, perciò la scelta per la realizzazione del progetto del nuovo
Rettorato non poteva non cadere su un grande professionista di fama e sicura affidabilità.
Non a caso, l’architetto Angelo Zampolini è uno dei più esperti di Roma e uno dei migliori in attività in Italia. Infatti, esaminando il suo percorso professionale iniziato dopo la laurea nel 1980, possiamo trovare collaborazioni con gli Uffici Tecnici di vari prestigiosi enti come il Ministero Lavori Pubblici, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica,
la Camera dei Deputati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La sua lunga e intensa attività progettuale è sfociata in importanti realizzazioni, con una particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale, come nel caso della riqualificazione della “Palazzina
Minerva” nuova sede della Biblioteca del Senato vicino l’area archeologica del Pantheon, nella progettazione del Polo Natatorio di Ostia Lido, nella cura del progetto del moderno Stadio Centrale
del Tennis e ovviamente nella progettazione e realizzazione del nuovo Rettorato dell’Università di Tor Vergata.
Immerso nel verde, il campus dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ha dal 2018 rinnovato la propria immagine istituzionale e rilanciato la sua dimensione di grande università italiana ed internazionale, con l’inaugurazione in pompa magna, alla presenza della Sindaca Virginia Raggi, di una nuova grande sede universitaria e di un nuovo Rettorato, un progetto edilizio, incentrato su
una ampia area pedonale (per favorire l’inclusione e la socializzazione), edificata sopra una piastra ipogea, la cui “ciliegina sulla torta” sarà la realizzazione di una colossale sfera, dove saranno collocati gli uffici amministrativi e una sala conferenze non appena sarà pronta.
La struttura del Rettorato è stata realizzata con volumi trapezoidali perpendicolari tra loro e alcuni materiali di alta qualità che forniscono prestazioni energetiche efficienti nel massimo comfort. Le facciate sono realizzate con materiali incombustibili, antisismici e a prova di scariche atmosferiche. I sistemi impiantistici e i dispositivi presenti in facciata garantiscono qualità ambientale, contenimento nei consumi ed elevati standard di sicurezza.
A tal proposito, come ha dichiarato l’Architetto Massimo Alessandrini Project Manager della società consortile aggiudicataria della concessione, la Tor Vergata a r.l.: “Il nuovo Rettorato è l’intervento più
recente e rappresentativo dell’intero Campus universitario. Si tratta di un complesso di edifici “intelligenti”, estremamente evoluti dal punto di vista tecnologico e all’avanguardia sotto il profilo costruttivo impiantistico. L’involucro edilizio è composto nelle superfici opache da una facciata ventilata rivestita con lastre in travertino, mentre in quelle trasparenti accoglie sistemi di vetrature ad alte prestazioni e un sistema di frangisole fissi che da un lato scandisce il disegno dei prospetti, creando spazi all’aperto in quota a disposizione degli utenti, e dall’altro mitiga l’irraggiamento solare evitando il sovraccarico termico degli ambienti indoor (ambienti interni n.d.r.)“.
Ne è venuto fuori un progetto ecosostenibile, performante, antisismico e antincendio, ubicato in un ambiente dotato di servizi degni di un polo universitario moderno, al passo con le nuove sfide del Terzo Millennio.