No alle lezioni fuori aula in Liguria: un’opzione, considerata da molti dirigenti scolastici non praticabile sia da un punto di vista logistico che di sicurezza.
Senza contare che gli stessi docenti potrebbero rifiutarsi di insegnare in condizioni inadatte in luoghi non adibiti allo scopo. Le idee prodotte a riguardo, a livello nazionale, non sono state bene accolte dai lavoratori scolastici della Liguria.
In tutta Italia vi sarà la necessità di allestire ulteriori 20 mila aule per garantire il giusto distanziamento e secondo le ultime stime, almeno 400 mila ragazzi ancora non sanno dove frequenteranno le lezioni il prossimo settembre.
Una situazione d’allarme che però non riguarderebbe la Liguria, stando a quel che spiega l’assessore regionale alla formazione Ilaria Cavo. “Al momento manca all’appello il 4% delle aule“, sottolinea, “per cui non c’è una ricerca spasmodica. Ci sono lavori ancora da eseguire sull’edilizia leggera”, continua, “ma la ministra Azzolina ha garantito che arriveranno i finanziamenti necessari“. L’assessore non pensa che vi sarà il bisogno di spostarsi al di fuori dei confini scolastici, ma evidenza che l’importanza di non dividere le classi successive alle prime per mantenere una continuità psicologica per i più piccoli.
Dal canto suo l’Anci, dando il proprio contributo al tema scuola, ha annunciato che saranno diversi i comuni su tutto il territorio italiano che pubblicheranno bandi per trovare luoghi adatti per svolgere le lezioni.
Non solo musei, cinema e centri congressi, ma anche hotel, bed&breakfast e appartamenti, in caso gli stessi rispettino i requisiti necessari.
La Liguria, come già anticipato, non dovrebbe avere questo problema, ma nel caso lo stesso ci fosse i presidi sarebbero contrari all’uso di spazi esterni: servirebbero infatti le giuste certificazioni, procedure di sanificazione. Un conto, spiegano i direttori scolastici, è organizzare una gita presso un museo, altro è trasferire e gestire in pianta stabile un gruppo di studenti con le loro esigenze e necessità.
Più che la logistica delle aule, a preoccupare il comparto scuola in Liguria è maggiormente il trasporto scolastico, una cruccio condiviso anche dall’Anci: non tutti i comuni avrebbero infatti risorse sufficienti per aumentare le corse degli scuolabus mantenendo la distanza di sicurezza.