Il nuovo e tanto atteso Dpcm prende forma ed entrerà in vigore il 4 dicembre.
E’ stato Roberto Speranza, il ministro della Salute, a illustrare il nuovo decreto.
“Con il nuovo Dpcm dobbiamo continuare con misure chiare e rigorose. Bisogna limitare gli spostamenti e ridurre i contatti. Le prossime festività vanno affrontate con estrema serietà se non vogliamo nuove, pesanti chiusure tra gennaio e febbraio”, è stato il primo commento di Speranza.
Nuovo Dpcm: no agli spostamenti
Vediamo, quindi, in dettaglio che cosa prevede il provvedimento.
Stop agli spostamenti tra regioni a partire dal 21 dicembre, non importa se sono in zona gialla. Questo vale anche per le seconde case: non è possibile raggiungerle.
Il 25 e il 26 dicembre e l’1 gennaio non ci si può muovere nemmeno tra un Comune e l’altro.
Nelle regioni in fascia gialla sarà possibile oltrepassare i confini regionali fino al 20 dicembre.
“Senza limitazioni sostanziali dei movimenti e delle abitudini e un rigoroso rispetto delle regole di sicurezza, la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata al fallimento” dichiara il Ministro della salute Speranza.
“Gli orientamenti del governo possono essere riassunti in due scelte di fondo. La prima: riconfermare il modello delle classificazione delle regioni per scenario e indice di rischio. Il sistema delle tre zone ha dato risultati soddisfacenti. L’impianto di fondo è corretto e sta funzionando. Ci consente di agire rapidamente e in modo proporzionale al variare delle condizioni epidemiologiche.
Seconda scelta: per affrontare Natale e Capodanno le limitazioni dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo che il nostro paese ha promosso nelle ultime settimane”, aggiunge il Ministro.
Il delicato tema dei ricongiungimenti
E cosa prevede il nuovo Dpcm per i ricongiungimenti famigliari? A quanto pare non ci saranno deroghe nemmeno per questo caso, se non per assistere un genitore solo e anziano, e sempre muniti di autocertificazione. Esclusi quindi anche i parenti di primo grado, i fidanzati e generici “congiunti”.
Il nuovo Dpcm permette uno spostamento verso la residenza o domicilio per “situazioni di comprovata necessità”, ma sono ancora da specificare. Ad esempio, si parla di “casa di infanzia” per garantire il ritorno durante le vacanze natalizie agli studenti fuori sede.
Si raccomanda, inoltre, di festeggiare in famiglia, di non ospitare persone non conviventi e di mantenere un limite ancora da decidere. Potrebbe essere posto a sei, otto o dieci ospiti.
“E’ necessario limitare il più possibile i contatti tra le persone: per questo vanno disincentivati spostamenti internazionali, vanno limitati gli spostamenti tra le regioni e nei più importanti giorni di festa (il 25, il 26, il primo gennaio) vanno limitati anche gli spostamenti tra i comuni”, dice sempre Speranza scendendo nei dettagli del nuovo Dpcm.
E il coprifuoco?
Il coprifuoco è confermato dalle ore 22 alle 5, dal 4 dicembre fino al 15 gennaio.
Una deroga di due ore (dalle 22 alle 7) è prevista per Capodanno. Mentre l’orario di rientro nella propria abitazione rimane invariato anche a Natale, il 26 e per l’Epifania.
Ancora, i movimenti fuori orario sono permessi solo per chi per comprovate emergenze, che sono motivi di lavoro, di salute e di urgenza.
Le regole per scuole, negozi, alberghi, bar i ristoranti
Sembra deciso che i negozi possano rimanere aperti fino alle 21 per scaglionare gli ingressi ed evitare file. Nei fine settimana e nei giorni festivi i centri commerciali e grandi magazzini saranno aperti.
Pare certa l’apertura di bar e ristoranti a Natale e alla vigilia, ma sempre rispettando l’orario di chiusura alle 18.
Nessun festeggiamento per Capodanno, cene o veglioni. E il divieto di salutare l’arrivo del nuovo anno nelle piazze e nelle strade delle città italiane.
Funzionano anche gli alberghi, ma non possono organizzare cene o il servizio di ristorazione al tavolo la sera del 31 dicembre, ma solo quello in camera. Per evitare feste, cene e veglioni. Per lo stesso motivo vengono sospese le crociere fino al 7 gennaio.
E per le scuole, stop alle lezioni in presenza alle superiori fino al 7 gennaio. Dall’8 ritornerà in classe il 50% degli studenti.
Inoltre, questo nuovo Dpcm durerà non più per i soliti 30 giorni, bensì 50.
Il nuovo Dpcm: le polemiche
Il testo del decreto è al vaglio delle Regioni, che in queste ore invieranno le loro osservazioni. Ma non sono mancate le polemiche.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha attaccato l’esecutivo. “Qui invece del buon senso tanto auspicato vedo solo del non senso. E non mi pare che in Europa qualcun altro abbia fatto una cosa simile”, continua Toti furioso.
“Quindi succederà che il giorno di Natale, per esempio, se abitate a Carcare e vostra sorella e i nipotini vivono ad Altare non potrete andare a trovarli. Se vivete a Bogliasco, magari a sole due case da Genova, non potrete vedere i vostri genitori che abitano lì, a pochi metri da voi. Se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei”.
Inoltre, il governatore sottolinea i paradossi di questi divieti. “Il ristorante è aperto ma è nel comune vicino, nella campagna, a due chilometri da voi? Non si potrà andare! Immaginatevi il pienone. E se proprio troverete un ristorante nel vostro comune per un pranzo solitario, poi non potrete neanche smaltirlo facendo una passeggiata tra Santa Margherita e Portofino. Ma in compenso si potrà partire da Nervi e fare indisturbati ben 30 km per arrivare a Voltri”.
E così Toti termina il suo commento: “Ma chi scrive queste norme ha mai vissuto nella province italiane o solo nelle grandi città? Sa che il nostro Paese è composto da tanti piccoli comuni, uno vicino all’altro e che così separeremo milioni di italiani senza valide motivazioni scientifiche legate alla lotta contro il virus? Cosa cambierà dal 23 al 24 dicembre? Da cosa è motivata questa scelta?”.
Le dichiarazioni di Vaccarezza
Anche Angelo Vaccarezza, il consigliere regionale e coordinatore regionale di Cambiamo non è affatto soddisfatto e dice a Scripta Manent:
“Almeno questa volta, speravo si potesse evitare la “forma” di far “scappare” la bozza di un decreto in modo che gli italiani lo potessero leggere e sulla base delle critiche ricevute, fare la tara delle singole determinazioni. Perché di questo si tratta”.
“Questo Dpcm è un caotico insieme di improbabili dettami, che impediranno a persone che vivono in Provincia, e non in una metropoli, di passare insieme le feste di Natale. Immaginate Albisola Superiore e Albissola Marina, con il Sansobbia nuova invalicabile muraglia cinese”.
“Per non parlare della mia Loano – prosegue il capogruppo di Cambiamo – dove chi risiede a Castagnabanca dovrà attraversare il bosco per non “sconfinare per 150 metri” nel comune di Pietra. Mentre da Nervi a Voltri ci si muoverà liberamente come nei mille quartieri di Milano, Roma, Torino”
“E non tiriamo in ballo la storia sui pranzi delle feste dei quali si può fare a meno. Per le famiglie, Natale è un momento fondamentale: gli affetti riuniti, il calore della famiglia sono valori nei quali credo fermamente, pur nel rispetto delle regole sanitarie di base”.
“Mi auguro che la versione definitiva di questo decreto venga modificata con intelligenza e un pochino di coerenza” conclude Vaccarezza. “Si può fare, credetemi”.