Una buona notizia arriva per le piccole imprese: la Regione Liguria stanzia 7,7 milioni per aiutarle in questo momento di crisi.
Una somma, a fondo perduto, che serve a dare una boccata d’ossigeno alle piccole attività costrette a restare chiuse dai Dpcm anti Covid.
Questa è la nuova misura approvata in delibera dalla Giunta della Regione Liguria.
Sostegno alle piccole imprese: chi sono i soggetti beneficiari
Le attività che possono usufruire della somma stanziata dalla Regione Liguria sono divise in due classi.
- quelle categorie economiche di piccola dimensione che hanno dovuto chiudere totalmente. Esempi: i cinema, i teatri, le biblioteche, i musei, le sale da concerto, le piscine, le palestre e le discoteche.
- quei soggetti che hanno subito una restrizione parziale. Quindi, i bar e i ristoranti, le pasticcerie e le pizzerie, le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, i catering, i biliardi e le organizzazione di eventi.
L’importanza delle PMI della Regione Liguria
La Liguria è la terza Regione più piccola d’Italia. Ha un’economia che si basa equamente su tre settori produttivi: industriale, agricolo e quello commerciale e turistico.
Sono settori che si intersecano tra loro. E si contraddistinguono da particolari eccellenze che, in qualche modo, favoriscono una maggiore spinta alle attività portuali. Attività che a loro volta hanno dato un caratteristico impulso al commercio marittimo, ai cantieri navali e, soprattutto, al turismo.
Tutto ciò ha creato numerose piccole e medie imprese attive e operative in vari settori del mercato. Oltre a quelli classici, ci sono anche quelli più innovatori come il Fotovoltaico e progetti di Smart City.
Per questo gli organi istituzionali sul territorio cercano di attivare e promuovere incentivi alle PMI locali, per farle crescere e sviluppare.
E mai come in questo momento, un sostegno economico è anche un giusto riconoscimento ai sacrifici che stanno facendo.
Gli aiuti alle piccole imprese dalla Regione Liguria: le parole di Toti
Sette milioni e settecentomila euro a fondo perduto ‘una tantum’ per le attività economiche liguri maggiormente colpite dalle restrizioni Covid.
Un sostegno a queste realtà severamente colpite dalla pandemia, un’azione importante da parte della Regione.
“Regione Liguria è al fianco delle imprese in difficoltà. Saranno destinati 2 mila euro a fondo perduto alle piccole aziende che sono state costrette a chiudere”, racconta il presidente della Regione Giovanni Toti. “E mille euro andranno a chi, pur continuando a lavorare, ha subito restrizioni. In Liguria le attività più colpite dall’emergenza Covid avranno un aiuto”.
“I contributi a fondo perduto – segue il governatore ligure Giovanni Toti – che oggi abbiamo erogato a sostegno delle nostre imprese, rappresentano un atto concreto per dare un ristoro alle categorie più colpite dalla pandemia.
Una misura economica importante che è stata messa in piedi a seguito del confronto continuo con il territorio per non lasciare sole le nostre categorie produttive.
Tutto questo anche a seguito del mancato trasferimento nelle tasche dei cittadini delle risorse nazionali promesse. Anche per questo abbiamo emanato questo provvedimento che è stato molto calibrato.
Ancora una volta voglio dire che Regione Liguria, in questi mesi – conclude Toti – è sempre stata al fianco delle categorie produttive che sono state particolarmente penalizzate. E farà di tutto per continuare ad affiancarle, perché sono il motore del paese e da loro deve ripartire lo sviluppo”.
Benveduti: “una boccata d’ossigeno alle piccole imprese liguri”
Un incentivo alle attività di piccole dimensioni, un sostegno che è una luce in questo momento di improduttività forzata.
“Saranno le Camere di Commercio il soggetto a cui le piccole imprese della Liguria ‘chiuse’ dai Dpcm anti covid potranno rivolgersi per accedere ai 7,7 milioni di euro di ristori a fondo perduto stanziati dalla Regione”. Spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti (Lega) a conclusione della giunta regionale che ha approvato lo stanziamento di tali ristori economici previsti dall’art.22 del Decreto Legge n.157/2020.
“Una boccata d’ossigeno – continua l’assessore – per le piccole imprese che hanno subito la sospensione totale dell’attività o che, pur non avendo subito una sospensione totale, sono state gravemente colpite dagli effetti delle disposizioni governative, che hanno individuato la Regione Liguria in zona arancione”.
“Quello di oggi – ha voluto aggiungere l’assessore Benveduti – è un primo passo raggiunto grazie al costante confronto con le categorie, che non è mai venuto a mancare e che proseguirà anche nei prossimi mesi, in modo da continuare a rispondere celermente e con nuove misure ai bisogni del nostro tessuto produttivo“.