Ponte Morandi, istituito in Regione il pool di esperti

Dopo la conferenza stampa del governatore Toti e del sindaco di Genova Bucci, si è insediata in mattinata la commissione di esperti che seguiranno i lavori che dovranno essere predisposti per la demolizione e la conseguente ricostruzione del Ponte Morandi sulla Valpolcevera.

I tecnici che sono stati incaricati di seguire insieme al commissario Toti sono:

  • Stefano Pinasco, ingegnere del Comune di Genova;
  • Enrico Zio ingegnere del Politecnico di Milano;
  • Emanuele Gissi, ingegnere del Corpo dei Vigili del Fuoco;
  • Alessandra d’Errico, architetto del Corpo dei Vigili del Fuoco;
  • Pietro Croce, ingegnere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

E’ stato poi firmato con il sindaco Bucci il documento che apporta le modifiche alla cosiddetta “zona rossa” di Genova. Sia per quanto riguarda gli sfollati e le case che sono subito sotto il ponte sia per il traffico che ovviamente sta aumentando e che dovrà sopportare a breve anche il ritorno degli studenti nelle scuole, altro punto di crisi da risolvere. In città, oggi, è stata abolita la rotonda alla fine di lungomare Canepa (sul lato di ponente) per cercare di alleggerire la circolazione.

I passi della demolizione

Come spiegato ieri da Giovanni Toti prima di tutto ci vuole il permesso della Procura per poter agire sulle zone del disastro. Una volta che i Pm avranno dato il via libera, da quel momento partono i 30 giorni di lavorazione della demolizione dei due tronconi ancora in piedi e del resto del ponte. I tronconi Est e Ovest, verranno abbattuti con tempi e modalità diverse. Il primo a dover essere demolito è, secondo il piano messo in campo ieri da Giovanni Castellucci di Autostrade, il troncone Est. Questo è il troncone che l’azienda emiliana di cui si parlava dovrebbe buttare giù tramite micro cariche esplosive.
Per il troncone Ovest invece si tratta di un tipo di lavorazione completamente diversa. Attraverso dei mezzi meccanici, che quindi preservano dai rischi i lavoratori, verranno smontati e tolti pezzo a pezzo le parti del troncone, senza neanche creare macerie da dover portare via in massa, ma saranno tolte man mano che verranno create. Questaè la parte che dovrebbe essere affidata alla azienda leader del settore Despe Spa.

«Abbiamo presentato una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione – ha spiegato Castellucci – I piani potranno diventare definitivi solo dopo l’accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate».

«Se il piano verrà approvato dai soggetti competenti, entro un mese potrebbero iniziare i lavori e in un altro mese essere completati – ha spiegato il governatore e commissario all’emergenza, Toti -. Se tutto fila liscio, la demolizione potrebbe concludersi a fine ottobre».

L’eliminazione dei resti di Ponte Morandi porterà con sè l’abbattimento di almeno 150 appartamenti sui 251 abbandonati dagli sfollati. Una stima minima, perché «dobbiamo essere pronti a indennizzare tutti», aggiunge l’assessore Giampedrone.

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