La presenza del premier Giuseppe Conte alla commemorazione della tragedia prevista per il prossimo 14 agosto: è questa l’accorata richiesta dei parenti delle vittime del crollo del Ponte Morandi.
Anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe auspicata dal comitato che rappresenta le famiglie dei 43 innocenti, morti il 14 agosto del 2018 con il crollo del viadotto Polcevera. “Essendo a ridosso dell’inaugurazione“, spiega Egle Possetti, la portavoce e presidente del comitato Ricordo vittime di ponte Morandi, “temiamo possa esserci un’attenzione non sufficiente per il nostro momento, invece per noi è determinante la presenza del premier Conte, così come quella del presidente Mattarella anche se capiamo che ci sia una macchina complessa da mettere in moto“.
Venerdì sarà una giornata importante per i famigliari delle vittime: non solo per la commemorazione di per sé stessa ma perché intendono verificare se l’attenzione ricevuta finora, in concomitanza con la costruzione del nuovo ponte, sia stata reale e sentita o solo una finzione legata ad altri scopi. “Solo venerdì capiremo” ha aggiunto,”se l’interesse dimostrato nei confronti dei nostri cari e della nostra storia era sincero o di facciata, noi speriamo che la commemorazione abbia la visibilità e il valore che merita, tutto il resto è aria fritta“.
I famigliari si aspettano che le istituzioni, nella commemorazione del prossimo 14 agosto, siano “adeguatamente rappresentate, e che non si tratti di campagna elettorale“.
Al momento ancora non si sa se venerdì sarà presente il premier Giuseppe Conte o se vi saranno i ministri, anche se si ritiene che difficilmente potrà esservi la presenza del capo dello Stato. Viene data come possibile la presenza a Genova del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: una delle volontà più espresse dai famigliari delle vittime del ponte Morandi sono l’apertura del processo e il riconoscimento dello status di vittime di strage per i loro cari.
La commemorazione verrà aperta da una messa (aperta a tutti) alle 9:30 celebrata dall’arcivescovo Marco Tasca nella chiesa di San Bartolomeo di Certosa.
Alla radura degli alberi nata tra Via Fillak e via Porro al posto di alcune case abbattute per il crollo prenderà il via la cerimonia privata dove vi sarà l’intervento di alcuni famigliari alle 10:30 circa: alle 11: 36, momento del crollo, verrà osservato un minuto di silenzio, seguito dalla lettura di brani provenienti dal libro sulle vittime e da un’esibizione di danza da parte di alcune bambine.
A Palazzo Tursi, in Comune alle 15 i famigliari presenzieranno alla presentazione della targa in bronzo con i nomi dei loro cari. Il tutto si concluderà alle 22 con tre fiaccolate, a piedi e in bici che partiranno da Certosa, Sampierdarena e Cornigliano, i tre quartieri più colpiti e che si concluderanno alla piazza dei 43 alberi.