Germania. Test Volkswagen sugli esseri umani e scimmie

“Siamo scioccati come chiunque altro dalle notizie” sull’utilizzo di cavie umane ed animali per i test auto, ora “spetta alle autorità nazionali affrontare la questione”. Così il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas dopo il nuovo scandalo nel settore automobilistico tedesco. “Prendiamo atto della volontà delle autorità tedesche di indagare sulla questione e speriamo che lo facciano”, ha aggiunto, sottolineando che la vicenda “richiede un’azione urgente”.

Intanto cade la prima testa dopo il caso dei test su animali e essere umani che sta travolgendo l’industria dell’auto tedesca: Volkswagen ha sospeso Thomas Steg, responsabile del Gruppo per la sostenibilita’ e le relazioni esterne, dal suo incarico, fino a che sarà fatta piena chiarezza. Lo ha riferito il colosso di Wolfsburg.

In precedenza Steg, alla Bild, il tabloid che ha riportato in Germania il caso delle scimmie sottoposte alle emissioni di gas di scarico negli Usa, aveva annunciato che Volkswagen rinuncerà del tutto in futuro a fare esperimenti sugli animali. “Vogliamo escludere del tutto i test sugli animali per il futuro”, ha affermato Steg. Il caso dei test sugli esemplari giavanesi è diventato ancor più eclatante, però, con la rivelazione degli studi promossi dalla società di ricerca dei colossi dell’auto tedesca Eugt sugli esseri umani. Una ricerca su 25 persone effettuata con la collaborazione dell’università di Aquisgrana, che ieri ha difeso la ricerca, affermando che fosse concepita per la tutela dei lavoratori.

Per il ministro della giustizia tedesco Heiko Maas “quello che è stato riportato è scioccante. Chi ha dato il mandato per test del genere deve aver completamente perso il senso della misura”. Il commento è riportato sulle pagine del ‘Passauer Neuer Presse’. “Abusare di persone e animali per i propri scopi – dichiara – è semplicemente atroce”.

Comitato scientifico Eugt difende i test – Chi si scaglia contro i test farebbe bene a informarsi: quelle ricerche erano rilevanti. Lo avrebbe affermato all’Handelsblatt Helmut Greim, 81 anni, presidente del comitato scientifico dell’Eugt, la società di ricerca dei colossi dell’auto tedesca che ha promosso i test sui gas di scarico su persone e animali. “È molto strano per uno scienziato leggere cosa sia stato scritto nei media negli ultimi giorni a proposito dell’Eugt e dei test sulle scimmie e sulle persone”, ha scritto Greim. I risultati della ricerca erano importanti e rilevanti, afferma secondo il giornale, ed è deplorevole che studi del genere non si siano potuti ripetere a causa della chiusura della società. Entrambi gli studi sono stati sottoposti alla commissione etica e approvati, ha continuato. “Posso solo dire che chi arriva a certe esternazioni dovrebbe prima informarsi”, ha concluso a proposito del clamore mediatico.

Usate scimmie legate per i gas di scarico

Nel maggio 2015 dieci esemplari di scimmie giapponesi sono stati condotti in un laboratorio di Albuquerque, nel New Mexico, rinchiusi in una vetrina e tenuti tranquilli davanti a uno schermo con la proiezione di un cartone animato, mentre venivano sottoposti all’emissione di gas di scarico (commisto ad aria) per 4 ore. Le scimmie sono sopravvissute al test, ma non è noto quali siano le condizioni salute attuali, ha spiegato il tabloid, che aggiunge informazioni a un dossier tirato fuori dal New York Times, e destinato a mettere ulteriormente in difficoltà l’industria dell’auto tedesca, già travolta dal dieselgate. Bmw e Daimler (che hanno cofinanziato il progetto) hanno preso le distanze dal metodo «del tutto insensato» e anche Vw ha chiesto scusa: quei test sono stati «un errore». Mentre per il presidente della Bassa Sassonia, Stephan Weil, che rappresenta il maggiore azionista del gruppo di Wolfsburg, si tratta di pratiche «assurde e ributtanti». «Le scimmie sono animali che hanno bisogno di muoversi molto, già tenerle ferme per 4 ore corrisponde a una tortura. Il gas di scarico ha poi messo a rischio la loro salute», ha affermato il numero uno dell’associazione tedesca contro gli esperimenti sugli animali, Klaus Kronaus.

Dietro i test sulle scimmie ci sarebbe l’allarme scatenato nel 2012 da uno studio pubblicato dall’organizzazione mondiale della sanità, secondo il quale i gas di scarico sono cancerogeni. I colossi dell’auto volevano dimostrare il contrario, e hanno scelto le scimmie come cavie delle loro verifiche. Già nel 2007 Bmw, Daimler e Vw avevano fondato insieme un’associazione europea della ricerca per ambiente e salute nel settore dei trasporti, (poi successivamente sciolta). Ed è questa fondazione ad aver promosso lo studio sulle scimmie nel 2013, stipulando un contratto con il «Lovelace Respiratory Research Institute».

Dal materiale in possesso di Bild, viene poi fuori una mail del 31 ottobre 2013, dalla quale si evince che i promotori della ricerca avessero dibattuto se fosse il caso di sottoporre al test anche cavie umane, volontarie. «Puoi immaginarti il dibattito pubblico che provocherebbe uno studio del genere», reagì l’allora direttore generale della fondazione, Michael Spalleck, bocciando l’idea su cui si confrontava con due ingegneri della Vw. Stando a Bild sarebbe coinvolto in questo caso lo stesso ex ingegnere Vw che aveva inciso sull’uso del software che manipolava i dati delle emissioni: James Liang, poi condannato a 40 mesi di carcere negli Usa.

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