Depositi chimici, primo passo per trasferimento foce Polcevera

Una decisione che già sta portando sul piede di guerra le associazioni della zona: la giunta Bucci ha infatti dato il primo via libera alle procedure che potrebbero consentire lo spostamento dei depositi chimici di Multedo alla foce del Polcevera.

Un atto che arriva immediatamente dopo la chiusura delle elezioni regionali e che riguarda una delle questioni più “spinose” che riguardano Genova e la sua zona portuale: il trasferimento delle aziende petrolchimiche.

Cosa è successo? Nel corso della sua ultima riunione la giunta comunale ha approvato una norma di integrazione del piano di rischio aeroportuale che consente, in poche parole di poter insediare specifiche attività in determinate aree.

Un “tecnicismo” che si traduce nella possibilità di non incontrare più ostacoli per spostare i depositi costieri su un terreno di circa 35-40 mila metri quadri oggi utilizzati come terminal dal gruppo Messina, sulla sponda sinistra oltre la foce del Polcevera.

In alternativa, si era pensato di uno spostamento, in base allo studio condotto dai tecnici dell’Autorità portuale, presso l’ex centrale Enel, sotto la Lanterna: ipotesi giudicata comunque dagli esperti meno adatta rispetto all’area Messina.

Una porzione di territorio che a livello legale, non avrebbe nemmeno bisogno del parere dell’Enac, ente nazionale di aviazione civile (l’area si si trova nel cono aereo di atterraggio del Cristoforo Colombo, N.d.R.) dato che lo scalo interessato gestisce meno di 55 voli all’anno.

Quella dello spostamento dei depositi chimici presso l’area Messina alla foce del Polcevera, è un’ipotesi che era già stata paventata dal sindaco Bucci nel corso di un consiglio comunale tenutosi a giugno.

Questo primo passo effettuato dalla giunta non sancisce lo spostamento nella zona, ma lo rende possibile. E sicuramente le reazioni non mancheranno sia da parte dell’opposizione in consiglio , sia da parte dei cittadini.

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