La riapertura delle scuole e il risalire dei contagi, che ha portato la Svizzera a ordinare la quarantena per chi proviene dalla Liguria, hanno spinto a optare per una stretta sui controlli a Genova, che verranno incentivati sui bus e davanti e dentro le scuole.
Non solo quindi maggiori controlli nel centro storico e vicino ai locali della movida ma anche all’interno di due contesti che per problemi legati al mantenimento del distanziamento sociale possono essere forieri, se non si fa attenzione, di nuovi contagi.
Quella dei trasporti è da sempre una situazione precaria e forse il consentire l’80% della capienza negli stessi non è stata una mossa furba da parte degli amministratori che ora devono aumentare i controlli per verificare che le norme anti-covid vengano rispettate.
E se il controllo della situazione fuori dalle scuole appare legittimo data la possibilità di assembramenti all’entrata, il fatto che gli stessi vengano estesi anche all’interno ha lasciato diversi genitori perplessi, sebbene possa risultare utile al fine di limitare i contagi.
Polizia, carabinieri e polizia locale, ognuno per sua zona di competenza, sono chiamati da domani 27 settembre a controllare le fermate dove i ragazzi prendono i mezzi per recarsi a scuola ed eventuali punti di ritrovo. Non solo: le pattuglie controlleranno anche le entrate della scuola e i cortili interni, sia all’entrata che all’uscita, accertandosi che i ragazzi rispettino il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.