Cosenza. Mafia, Franco Pino testimone

Prosegue l’inchiesta antimafia della DDA di Catanzaro con una nuova udienza all’interno del processo Acheruntia, sulla ipotizzata associazione mafiosa ad Acri con legami alla cosca Cosentina dei Lanzino. Durante la seduta del 31 maggio 2022, collegato in videoconferenza, si è presentato il pentito Franco Pino, uno dei più famigerati boss a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 che da diverso tempo ha deciso di collaborare con la giustizia. 

Dietro le domande di Pierpaolo Bruni, pubblico ministero, Franco Pino ha confermato di essersi conosciuto direttamente con Angelo Gencarelli il quale, una volta consigliere comunale della città di Acri, ha già avuto una prima condanna ed è ricorso in appello. Poi, Franco Pino ha spiegato di aver iniziato la propria collaborazione nel maggio del ’95 dopo aver ricoperto un ruolo di spicco della ‘Ndrangheta Cosentina e aver guidato la ‘ndrina Sena-Pino.

La ‘ndrina,  dopo la morte di Luigi Palermo avvenuta il 14 dicembre del 1977 su ordine di Franco Pino, si era divisa in due fazioni con i Perna-Pranno-Vitelli e i Pino-Sena.  La faida tra le due famiglie proseguì per tutti gli anni ’70 e ’80 e diventò particolarmente crudele anche grazie a rispettive alleanze con ulteriori famiglie catanzaresi. 

Poi, le due fazioni arrivarono ad una pace slla fine degli anni ’80. Nel 1995 Pino diventò un collaboratore di giustizia, comunicando agli inquirenti informazioni importanti come l’arsenale a disposizione della sua cosca, i dettagli della struttura dell’organizzazione e le attività criminose svolte sul territorio, sia quello Cosentino sia nei contatti con la Romania.

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