Claudio Muzio. Intervista al Segretario del consiglio regionale della Liguria

Abbiamo intervistato Claudio Muzio, segretario del Consiglio Regionale della Liguria. Tanti i temi toccati, dalle elezioni alla situazione di Forza Italia dal Covid alla sanità.

E’ stato riconfermato segretario del consiglio regionale. Cosa pensa dell’attuale composizione del Consiglio e della Giunta?

Questa vittoria è molto “ampia” ma sarà più difficile: nella precedente legislatura governavamo con un solo voto di maggioranza, 16 a 15, quindi in tutti c’era quel senso di responsabilità che ti portava a non andare oltre perché si metteva a rischio la maggioranza.

Ora con 19 consiglieri a 12, ognuno può prendere delle posizioni che prima non avevano spazio. E poi ci sono tante new entry che devono prendere le misure sui meccanismi di governo.

Forza Italia e Liguria Popolare sembra si siano fuse per questa tornata elettorale. Come procede questo esperimento?

Non c’è una fusione, c’è un progetto politico comune. Si è pensato ad un progetto politico che mettesse insieme le forze moderate, e con Andrea Costa, che è il Presidente di Liguria Popolare e che era consigliere regionale con noi, abbiamo deciso di portare avanti questo percorso.

Io credo che ci voglia una forza di centro, equilibrata, che dia voce a quel mondo che in questi anni si è trovato sotto rappresentato. I sovranisti hanno preso consensi, la gente ha ragionato molto con la pancia piuttosto che riflettendo sulla qualità delle proposte e quindi credo che svolgeremo un ruolo importante.

Quale è il futuro di Forza Italia? Attualmente c’è una certa frizione fra Forza Italia e Cambiamo!

Cambiamo! è un movimento politico che fa capo al nostro Presidente di Regione, che ha assorbito molti esponenti che militavano in Forza Italia. Io sono rimasto l’unico consigliere regionale di Forza Italia della scorsa legislatura: prima eravamo in cinque, in quattro sono andati in Cambiamo! Quindi è evidente che c’è stato un momento di tensione.  Adesso mi pare che ognuno navighi nel proprio mare.

Io sono monogruppo, sono capogruppo di me stesso e devo governare una serie di processi importanti. Io ad esempio sono membro in tutte le commissioni, dunque è un bel lavoro e un grosso impegno.

Ad esempio, anche grazie al tuo contributo, Alice, abbiamo costituito la commissione antimafia e sono contento che il Presidente della commissione antimafia Roberto Centi, che appartiene alla lista di Sansa, quindi all’opposizione, sia stato votato all’unanimità. Questo secondo me è motivo di orgoglio della politica regionale in generale.

Facendo lei parte anche della commissione sanità, quali sono i lavori in cui siete impegnati?

La commissione Sanità si è insediata da pochissimo. Il Presidente Brunello Brunetto, primario anestesista di Savona, mi è sembrata una persona molto equilibrata che rispetta tutte le posizioni. Sicuramente il lavoro è incentrato sulla pandemia, anche in vista delle vaccinazioni, e anche a fronte delle ultime notizie, perchè è novità di pochi giorni fa che il virus è mutato.

Pensa che in Liguria siamo pronti a gestire tutto questo?

Come tutte le novità, – spiega Claudio Muzio – bisogna fare una riflessione anche sui vaccini, visto che su questo tema la scienza non è estremamente certa e chiara. Però la qualità della nostra vita è  decaduta, siamo privati anche dei diritti fondamentali, della libertà di poterci muovere, e pensando anche al mondo della scuola, i nostri ragazzi sono in grande difficoltà. Bisogna trovare una soluzione auspico che il vaccino lo sia.

Posso comunque dire – spiega Claudio Muzio – che la pandemia, che ci ha investiti in maniera così violenta, sia stata gestita tutto sommato in maniera adeguata perché in tutta sincerità io non invidio chi è al Governo. Perchè chiunque fosse stato al Governo avrebbe dovuto prendere certe decisioni e avrebbe avuto dei problemi enormi per conciliare la sanità con l’aspetto economico, con tanti equilibri di cui tenere conto. E senza strumentalizzare, perchè credo che la politica non debba mai strumentalizzare ma dare il proprio contributo.

Claudio Muzio, c’è un settore, quello delle RSA, che soffre più degli altri. Si prospetta un periodo di particolare difficoltà e solitudine per gli anziani, che cosa si può fare?

E’ un tema che mi tocca molto, io ho anche un fratello ospitato in una RSA, da anni, quindi conosco bene quel mondo e conosco l’attenzione che c’è da parte degli operatori. La solitudine è un problema nel problema e qui bisogna conciliare la necessità di tutelare le persone fragili con il bisogno di rapporti umani.

Qualche struttura ha adottato strumenti come la “Sala degli abbracci” cioè delle zone dove, pur con delle protezioni, si può scambiare un saluto ai propri cari. Anche io l’ho fatto con mio fratello, e finchè si può mi sembra già qualcosa. Purtroppo non ho una soluzione definitiva: credo che questa sala degli abbraccia sia una mezza soluzione.  L’unica che abbiamo al momento.

Durante la campagna elettorale il tema degli anziani è stato molto importante per me, è chiederò sicuramente un consiglio monotematico sul problema, ovviamente assieme ad altri colleghi. Io credo che troverò trasversalmente molta attenzione su questo.

Io sto pensando ad esempio ai posti convenzionati. Si tratta di posti gestiti dalla ASL all’interno delle RSA che consentono di abbattere i costi della retta, che spesso è insopportabile. Nella scorsa legislatura sono stati messi fondi per 4 milioni di euro e qualche posto convenzionato in più siamo riusciti a crearlo, ma – conclude Claudio Muzio – dobbiamo fare molto meglio e dare maggior sostegno alle famiglie degli anziani.

Immagini di inviare un telegramma al Presidente Toti

Gli direi di non guardare in faccia a nessuno, nemmeno ai partiti, ma di lavorare solo sulla qualità. A volte è meglio coinvolgere persone che hanno determinate competenze, perchè non si può essere tuttologi, e dunque se si punta su persone che hanno prestazioni eccellenti anche i servizi, a cascata, avranno una determinata eccellenza per il cittadino.

Alice Salvatore

Dopo un'intensa esperienza in politica, metto al servizio del pubblico le competenze maturate per fare vera informazione. Scopriamo insieme che cosa pensano politici e personalità pubbliche. Verba volant, Scripta Manent!

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