Un’area bianca per colorare il Natale in Liguria e consentire più libertà. E’ la proposta al Governo del vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti.
Ricordiamo che da ieri la Liguria si è tinta di giallo, un cambio reso possibile grazie ad un dato positivo che gli ha permesso una “promozione” colorata. Gli ultimi dati vedono l’indice R(t) in Liguria aggirarsi attorno allo 0,76. Mentre a livello nazionale risulta ancora superiore a 1, almeno per più di una decina di regioni.
Le regole della zona gialla
Il passaggio da zona arancione a quella gialla si traduce in minori restrizioni. I bar e ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18 e l’asporto è concesso fino alle 22, mentre per le consegne a domicilio non ci sono limiti.
Restano chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, le parafarmacie, i punti vendita di generi alimentari, le tabaccherie e le edicole al loro interno. I negozi, invece, possono aprire.
Sono consentiti gli spostamenti al di fuori dei comuni di residenza. Ma su questo punto si è aperto un dibattito. Ci si può spostare da zona gialla a zona gialla, ma ai liguri è venuto il dubbio che per loro non possa essere così. Nel senso che è la regione è circondata da due arancioni (Piemonte ed Emilia Romagna) e una rossa (Toscana).
In molti, quindi, temono che il permesso di uscire dalla Liguria sia “virtuale”. Deducibile dal fatto che nessuna regione confinante è gialla. Ma questa dovrebbe essere una convinzione sbagliata, dettata da una non chiarezza delle regole.
Attraversare le regioni rosse e arancioni in realtà è possibile, quello che importa sono la partenza e la destinazione e non il percorso.
E poi ancora, restano chiusi i musei e le mostre. La didattica per le scuole superiori è a distanza, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. La didattica è in presenza, invece, per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Restano chiuse le università, salvo alcune attività le per matricole e per i laboratori.
Il trasporto pubblico è ridotto fino al 50%, eccetto quello scolastico. Non c’è accesso, inoltre, per le piscine, le palestre, così come i teatri e i cinema. Invece, riaprono i centri sportivi e sono permesse le attività motorie all’aperto, anche nelle aree attrezzate e nei parchi pubblici.
E poi ancora, sono sospese le attività delle sale giochi, scommesse, bingo e slot machine, incluse anche nei bar e nelle tabaccherie.
In attesa del nuovo Dpcm
Queste per ora le regole, ma tutto è in divenire. Nell’incertezza degli imminenti passi, l’Italia resta di nuovo appesa in attesa dell’arrivo del prossimo Dpcm del Presidente Conte. Il precedente scade ufficialmente giovedì 3 dicembre, mentre il nuovo entrerà in vigore il 4 dicembre.
Al momento, l’unica cosa certa pare che sia la conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5 (per uscire serve una valida autocertificazione).
Inoltre, sembra che ci sia una stretta aggiuntiva per gli spostamenti tra Regioni in area gialla. Se fino al 3 dicembre questi infatti sono consentiti, può essere che dal 4 dicembre, invece, diventino proibiti. Resta comunque il dubbio se questa regola valga nel caso di ricongiungimenti famigliari.
La prima domenica di riapertura
Ieri la Liguria si è risvegliata in una giornata soleggiata dove un brulicare di persone hanno animato le città e i comuni in una nuova fase di libertà.
Anche oggi si conferma la discesa costante e omogenea in tutto il territorio regionale dell’epidemia.
Ieri a Genova si è registrato il dato migliore in assoluto degli ultimi mesi, con soli 208 nuovi positivi. Anche alla Spezia la situazione sta tornando dentro i limiti assoluti di guardia.
Diminuiscono i pazienti ricoverati e, cosa più importante, calano anche i pazienti in terapia intensiva. Segno che le curve dei diversi parametri si stanno allineando verso la decrescita.
“Si conferma la discesa costante e omogenea in tutto il territorio regionale dell’epidemia” spiega Toti.
Nonostante i dati positivi, il solito proverbiale ottimismo del Presidente della Regione, per questa volta, pare essersi leggermente frenato. Toti, infatti, si mostrato cauto ed ha raccomandato la massima cautela nel rispetto delle regole, per evitare di retrocedere nuovamente.
Non è un liberi tutti. Continuiamo a rispettare le regole per non sprecare gli sforzi fatti” dichiara il Governatore.
“Occorre certamente prudenza – ha inoltre sottolineato – e non è escluso che poi, tra gennaio e febbraio, occorrerà magari fare qualche sacrificio in più, ma le giornate delle festività natalizie sono cruciali per la nostra economia, per i nostri produttori, per il settore agroalimentare, per i rapporti sociali e per le nostre tradizioni.
“Non sarà sicuramente un Natale e Capodanno con le feste in piazza. Non ci saranno trombette, cotillon, veglioni che dovremo rinviare all’anno venturo ma deve essere comunque un Natale dove i nostri artigiani e prodotti agroalimentari trovino le tavole e i clienti”.
Continua Toti: “Le nostre città dovranno essere belle per accompagnare i riti religiosi come la messa di Natale a qualsiasi ora la si voglia fare. Abbiamo chiesto a tutti i sindaci della Liguria e abbiamo aiutato economicamente tutti per fare luci di Natale per ricordarci che questo è un periodo magico dell’anno e neanche il Covid ce lo deve rovinare fino in fondo. Sarebbe drammatico per la nostra vita”.
Un’area bianca per un Natale più libero
Introdurre un’area bianca per quelle Regioni dove il virus è meno presente per vivere “un Natale un po’ più libero all’economia e alla socialità” spiega Toti. E aggiunge “oltre alle Regioni in area gialla forse è opportuno inserire nel nuovo Dpcm quelle in area bianca, per consentire ulteriori libertà come i ristoranti aperti alla sera o la possibilità di seguire la messa di mezzanotte, naturalmente dove il Covid ce lo consente”.
La proposta dell’area bianca di Toti sarà discussa, martedì pomeriggio, nella riunione della Conferenza delle regioni che ha personalmente convocato per formulare le sue proposte al governo. Un incontro con i suoi colleghi governatori e, dove sarà inoltre presente il ministro per gli Affari regionali Boccia, in vista del vertice con il governo per le misure che saranno contenute del prossimo Dpcm del 4 dicembre.
“Non c’è sfida che non possiamo superare insieme: forza Liguria”, queste le parole di Toti.
Vedremo quali saranno le decisioni nazionali e se la proposta dell’area bianca verrà accettata.