Monitorare reputazione online. 10 strumenti gratis e validi

Fate attenzione a quello che la gente dice su di voi in Internet? Cercare su Google il nome della vostra azienda, il vostro prodotto o servizio può non essere abbastanza: è tempo di pensare a gestire la vostra reputazione online prima che diventi un problema. Esistono strumenti gratis per controllare la vostra reputazione online attraverso degli aggiornamenti automatici su tutto quello che viene detto – positivo o negativo – su di voi, ma non solo: potete anche tenere d’occhio la reputazione della concorrenza e qualsiasi tipo di menzione possa interessarvi.

Monitorare reputazione online. 10 strumenti gratis e validi

1. Google Alert

Se non avete ancora provato il buon vecchio Google Alert, continuate a leggere. Dal momento che ci sono moltissime persone che accedono a contenuti relativi al vostro brand tramite ricerche su Google, è utilissimo impostare un Google Alert di base per avere email di aggiornamento giornaliere o settimanali dove trovare informazioni su nuove pagine web o post che contengono le parole chiave per il vostro marchio.

google-alerts

È semplice. Andate su google.com/alerts e riempite il campo di ricerca col nome del vostro marchio. Potete scegliere che tipo di contenuto state cercando, la frequenza e la quantità di aggiornamenti che preferite: Google Alert vi terrà informati sulle menzioni che influenzano la vostra reputazione online. Scegliete un parametro di ricerca specifico e il canale appropriato, altrimenti vi riempirete di email. Per esempio, se Social Fresh volesse monitorare la lista di parole per il suo Google Alert dovrebbe inserire:

  • “Social Fresh”
  • socialfresh
  • socialfresh.com
  • socialfreshconference.com
  • “il business dei social media”

2. Tweet Alarm

Ogni secondo vengono condivisi più di 5000 tweet. Potete cercare quelli su di voi usando Twitter Search, ma se volete un sistema di monitoraggio automatico, la soluzione perfetta è Tweet Alarm: vi invierà una notifica via email ogni volta che qualcuno twitta qualcosa sul vostro marchio o su qualcosa che vi interessa. Per utilizzare il servizio bisogna registrarsi.

tweetalarm

 

3. Hyper Alert

Se la vostra pagina Facebook è una parte importante della vostra strategia per avere una buona reputazione online, c’è quest’altro strumento online che vi permetterà di controllare l’attività di chi parla di voi e avere notifiche email istantanee. Con Hyper Alerts potrete avere aggiornamenti illimitati senza necessariamente essere amministratori; quindi è possibile vedere anche le pagine dei competitor.

Hyper-alerts

4. Social Mention

Se avete un marchio riconosciuto e importante, con centinaia di menzioni quotidiane, Social Mention potrà non solo tracciarle per voi, ma anche analizzare i dati per estrapolare un dato di sentiment (e la sua origine): potete infatti vedere autore, ratio, influenza del vostro punteggio e tipologia di sentiment, dati che vi permettono di stilare un bilancio della vostra reputazione online.

social mention

 

5. Pin Alerts

Pinterest sta diventando una piattaforma sempre più influente, soprattutto in determinate aree di business. Per sapere cosa viene condiviso su di voi e sapere quando qualcuno pinna qualcosa dal vostro sito potete usare Pin Alerts: riceverete delle notifiche via email entro pochi minuti (il settaggio è semplice e veloce).

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6. Topsy

È uno strumento del 2006, utilissimo per fare analisi dati in ambito social, un pentolone in cui la vostra reputazione online può finire cotta a puntino: con Topsy potete tracciare l’intero web alla ricerca di menzioni che vi riguardano, compreso l’intero storico di tutti i tweet che siano mai stati scritti.

topsy

7. If This Then That

 If This Then That è uno strumento automatico relativamente nuovo che vi permette di connettere piattaforme online con dei dispositivi a vostra scelta in maniera da creare una sorta di “recipiente”, uno script che vi aiuta a ottenere notifiche, notizie utili, backup di contenuti e molto altro. Potete anche scegliere uno dei recipienti pubblici, come molti hanno fatto con IFTT: cercate qui quello che si adatta di più alle vostre esigenze per monitorare piattaforme e parole chiave.

ifttt

 

8. Übersuggest

L’autocompletamento di Google è probabilmente una delle fonti più sottovalutate per la ricerca di buona e cattiva reputazione online dei marchi di tutti i tipi. Ogni volta che digitate qualcosa su Google, i risultati dell’autocompletamento compaiono in un un elenco a tendina, mostrandovi la prima impressione che il vostro marchio fa a migliaia di persone. Übersuggest vi mostra diverse varianti dei risultati dell’autocompletamento in ordine alfabetico, compresi i risultati che escono dall’unione tra la vostra parola chiave e una determinata lettera.

Übersuggest

 

9. Siti di ricerca diffamazione

Avere il vostro marchio su un sito che ne parla male è una delle cose peggiori che vi possano capitare per quanto riguarda la  reputazione online. Con questo box di ricerca potete cercare tra 40 siti dedicati alle lamentele: può essere molto utile anche per fare marketing di ricerca e per prevenire future lamentele da parte dei clienti e partners.

Logo di Go Fish Digital

 

10. Image Raider

A volte un’immagine vale più di mille parole. Se qualcuno sta usando le vostre immagini, potete scoprirlo con Image Raider, che fornisce una ricerca inversa per immagine attraverso cui potete scoprire se qualcuno sta parlando di voi senza menzionare il vostro nome, storpiando o rubando le vostre immagini.

ImageRaider

 

Basta aggiungere l’URL delle immagini che volete monitorare o caricare i file. Se il sistema trova qualcosa di rilevante, verrete avvisati via email. Il pagamento avviene con un sistema di tweet per piccole ricerche o con un servizio premium per cercare centinaia di immagini.

Ne conoscete altri?

Se siete a conoscenza di altri strumenti per controllare la vostra reputazione online, scriveteli qui sotto. Grazie!

Enrico Billi

Web Editor e giornalista freelance, amo curiosare un po' dappertutto, ma sempre scegliendo con cura le mie fonti. Ho viaggiato e vissuto in Australia e Spagna, dove ho insegnato inglese. Non so come sarò tra cinque anni: forse mi dedicherò all'agricoltura biologica o forse tornerò a fare la guida turistica; di certo continuerò a scrivere storie, perché al cuor non si comanda.

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