Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato che il loro ambasciatore in Iran, Saif Mohammed Al Zaabi, tornerà a Teheran “nei prossimi giorni”, più di sei anni dopo che lo Stato arabo del Golfo ha declassato i legami con la Repubblica islamica.
La mossa è in linea con gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per rafforzare le relazioni con l’Iran “per raggiungere gli interessi comuni dei due paesi e della regione più ampia”, ha affermato il ministero degli Esteri in una nota.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno declassato i legami con l’Iran dopo che l’Arabia Saudita ha interrotto le proprie relazioni con Teheran nel gennaio 2016. La mossa ha seguito l’assalto all’ambasciata saudita a Teheran da parte di manifestanti iraniani dopo che Riyadh ha giustiziato un importante religioso sciita.
Dopo anni di animosità su diversi lati delle rivalità geopolitiche, gli Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a impegnarsi nuovamente con Teheran nel 2019 in seguito agli attacchi nelle acque del Golfo e ai siti energetici sauditi in mezzo alle crescenti tensioni dopo che Washington ha abbandonato il patto nucleare delle potenze globali con l’Iran.
L’anno scorso la potenza musulmana sunnita dell’Arabia Saudita si è mossa per migliorare i legami con il nemico musulmano sciita Iran con cinque round di colloqui diretti finora. Ciò è avvenuto in un momento in cui gli stati arabi stanno osservando da vicino gli sforzi per rilanciare il patto nucleare del 2015, che ritengono viziato per non aver affrontato il programma dei missili iraniani.
Sebbene Riyadh e Abu Dhabi vogliano porre fine alla spinta di Teheran per il dominio nella regione, vogliono anche contenere le tensioni mentre si concentrano sulle priorità economiche.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno legami commerciali e commerciali con l’Iran che risalgono a più di un secolo fa, con l’emirato di Dubai che da tempo è uno dei principali collegamenti dell’Iran con il mondo esterno.
Il compagno di stato del Golfo del Kuwait, all’inizio di questo mese, ha nominato il suo primo ambasciatore in Iran dal 2016. Quindi, in solidarietà con Riyadh, ha richiamato il suo inviato a Teheran mantenendo le relazioni nell’ambito di una politica estera equilibrata.