Sei stato contattato da una ragazza su Instagram, ti ha convinto a partecipare ad una chat dove hai inviato del materiale personale e adesso ti ricatta chiedendoti del denaro, minacciando di condividere le tue foto e video intimi con tutti i tuoi contatti, rovinando la tua vita.
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Si tratta di un caso di sextortion o ricatto sessuale online, che su Instagram è ampiamente diffuso. In questa guida ti spiegheremo che cosa fare per gestire un ricatto su Instagram e per uscire senza conseguenze da una sextortion.
Cosa c’è dietro i ricatti su Instagram
La prima cosa da sapere è che dietro ai ricatti su Instagram non c’è una persona che ha improvvisamente deciso di comportarsi male. In realtà queste azioni vengono portate avanti da dei gruppi criminali internazionali, di solito con sede in Costa d’Avorio, Filippine, Burkina Faso, che eseguono ricatti ogni giorno nei confronti di migliaia di vittime in tutti i paesi del mondo.
Sono dei veri e propri professionisti, che utilizzano tecniche sofisticate per adescare le persone sui social network, carpire del materiale personale e spaventare le proprie vittime con ogni mezzo: il loro obiettivo è ovviamente il pagamento di un riscatto, l’unica cosa che realmente gli interessa è ottenere quanto più denaro possibile.
Come gestire un ricatto su Instagram
Per uscire dalla situazione di ricatto bisogna attuare immediatamente dei comportamenti volti a proteggere la propria sicurezza. Sulla base dell’esperienza dei consulenti del Gruppo Trizio Consulting, agenzia specializzata nella protezione della reputazione online, ecco che cosa puoi fare per gestire una ricatto su Instagram
Non credere ai ricattatori
La prima cosa da fare è non credere per alcun motivo a ciò che viene detto dai ricattatori.
Ci sono due grandi bugie che vengono normalmente raccontate. La prima è che il denaro serve per curare un parente malato. Molto spesso viene addirittura inoltrata la foto di una persona sul letto d’ospedale in gravi condizioni. In realtà, non esiste nessun parente: si tratta solo di una storia strappalacrime per convincere la vittima a pagare il prima possibile.
L’altro grande metodo è quello di inoltrare una presunta comunicazione da parte dell’Interpol che ci informa di una denuncia nei nostri confronti, aperta per la presenza di materiale pedopornografico sui nostri computer, con tutta una serie di gravissime conseguenze reputazionali e penali. Nel testo di questa comunicazione fittizia, il pagamento di una cifra permetterà all’Interpol di archiviare la denuncia.
Ovviamente, anche in questo caso, si tratta di un autentica bufala, che non ha il minimo fondamento.
Non pagare i ricattatori
I ricattatori iniziano a chiedere denaro, spesso partendo da cifre molto alte, come 10.000 euro, scendendo mano a mano verso importi più bassi. Si tratta di una tecnica che utilizzano regolarmente per capire la reale possibilità di spesa della propria vittima.
Dopodiché, concordata una cifra, i ricattatori promettono puntualmente che, versato il denaro, la questione verrà immediatamente chiusa e il materiale compromettente cancellato per sempre dai loro computer.
Anche se nei primi momenti del ricatto, presi dalla paura, si può essere portati a credere a questa promessa, in realtà pagare peggiora solamente la situazione. I ricattatori chiederanno immediatamente altro denaro per le più disparate motivazioni, spesso concordando una cifra da versare settimanalmente attraverso piattaforme come PayPal, Moneygram, Sendwave o in criptovalute.
Per questo motivo è necessario tenere i nervi saldi e non pagare per alcun motivo.
Non fornire il tuo numero di telefono/whatsapp
I ricattatori chiedono spesso il numero Whatsapp della vittima per facilitare le comunicazioni. Se non lo hai già fatto, non glielo comunicare per alcun motivo.
Una volta in possesso del vostro Whatsapp, i ricattatori potranno contattarti più facilmente e metterti pressione. Cerca quindi di non comunicare il tuo numero Whatsapp e, anzi, cerca di ricordare se in qualche momento lo hai pubblicato su internet, sui social network o su Telegram. Nel caso, cancellalo immediatamente per impedirgli di venirne a conoscenza.
Conserva una copia delle chat
Molte persone, in preda al panico, cancellano copia delle chat, anche per sfogare la propria paura e frustrazione e per cercare di allontanare istintivamente quanto sta succedendo, ma questa è un’azione sbagliata: la copia delle chat permette di comprendere meglio la dinamica del ricatto e soprattutto costituisce la prova fondamentale del reato per una denuncia alla polizia postale o ai carabinieri.
In caso di cancellazione, infatti, le forze dell’ordine non hanno la possibilità di raccogliere la denuncia, in quanto non vi sono elementi che possano comprovare il reato.
Anziché cancellare le chat bisogna, al contrario, registarne una copia: si possono realizzare dei semplici screenshot con il proprio smartphone, da conservare nella galleria fotografica, o esportare una copia backup delle chat attraverso le funzioni integrate nei più comuni software e applicazioni di messaggistica istantanea.
Fai subito una denuncia alla Polizia Postale o ai Carabinieri
Essendo un reato informatico in piena regola, fai subito denuncia recandoti personalmente in questura, chiedendo del reparto della Polizia Postale, o presso un comando dei Carabinieri. Riferisci di essere stato vittima di un reato online e mostra tutte le prove di quanto avvenuto.
Le forze dell’ordine raccoglieranno la tua denuncia e ti daranno degli utilissimi consigli di comportamento.
Rivolgiti a degli esperti nei ricatti su Instagram
Gestire un ricatto su Instagram non è affatto semplice. I tuoi avversari sono dei gruppi criminali molto esperti, che sanno sfruttare le tue debolezze psicologiche e hanno un’ottima padronanza degli strumenti tecnologici.
Per questo puoi rivolgerti al servizio per i ricatti online del Gruppo Trizio Consulting, agenzia specializzata nella protezione della reputazione, che mette a disposizione un dipartimento 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Racconta quanto avvenuto e fatti guidare dagli esperti di sicurezza e privacy del Gruppo Trizio. Intervenendo tempestivamente e compiendo le giuste mosse, è possibile liberarsi del ricatto senza avere danni alla propria reputazione.