Si tratta di 2,3 miliardi di lavori per completare le due canne della galleria tra l’imbocco di Saint Jean de Maurienne e il confine italiano.
Il Cda, che si è riaggiornato oggi in videoconferenza tra Parigi e Roma, con la partecipazione di tutti i membri italiani e francesi e alla presenza del rappresentante della Commissione europea, quindi, “ha deciso all’unanimità di dare corso alle procedure di gara relative ai lavori in Francia per il tunnel di base, per un importo stimato di 2,3 miliardi di euro, tenendo conto delle indicazioni ricevute dai due Stati e conformemente alle lettere di Telt del 18 dicembre, 21 febbraio e da ultimo quella indirizzata ai primi ministri del 9 marzo”.
L’obiettivo, si legge nella nota, “è di salvaguardare l’integrità della contribuzione del finanziamento europeo consentendo l’approfondimento e il libero confronto tra Italia e Francia e con l’Unione europea”. Il Cda ha quindi “dato mandato alla Direzione Generale di procedere per l’espletamento degli adempimenti per la pubblicazione degli Avis de Marchés sulla Gazzetta europea”. Telt conferma quindi “l’impegno a verificare le volontà dei due Governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle imprese”.
Chiamparino all’attacco del governo
Dopo il via libera, il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino va all’attacco: “Con la pubblicazione degli avvisi da parte di Telt, il governo Conte-Salvini-Di Maio ha consumato il grande imbroglio: dall’estate scorsa hanno un unico obbiettivo, scavallare le elezioni europee senza decidere. Ci sono riusciti, facendo credere che non si perdono i contributi europei quando è evidente, come ricorda l’Ue, che ove ci fossero ulteriori ritardi sui lavori, i contributi salterebbero lo stesso. Basta leggere le dichiarazioni di stamattina per capire che lo stallo si ripresenterà tale e quale appena passate le elezioni”. Per il governatore “a rischio è tutta l’opera: con una nuova Commissione europea chi si sente di escludere che con la contrarietà del governo italiano, da cui Salvini si distingue solo a parole, qualcuno possa proporre che il corridoio mediterraneo venga realizzato al di sopra delle Alpi con i contributi previsti per la tratta italiana? Il Piemonte non ci sta a farsi prendere in giro da Conte-Salvini-Di Maio, tre uomini in fuga elettorale dalla Tav”.