Saranno disponibili da fine settembre, primi di ottobre, i risultati di una delle inchieste relative al crollo del ponte Morandi. Sarà proprio in quel periodo infatti che la Guardia di Finanza consegnerà ciò che ha raccolto con le sue investigazioni.
Si tratta di una delle quattro inchieste aperte relative alla tragedia del 14 agosto di due anni fa. Lo ha annunciato nel corso di un’intervista con i media il colonnello Ivan Bixio, comandante del primo gruppo di Genova, che si è occupato di analizzare e lavorare sui circa 60 terabyte di documentazione acquisita nel tempo.
“Siamo giunti alla fase finale della stesura di questa corposa analisi” ha spiegato, “e contiamo di depositare tutto dopo l’estate, tra la fine di settembre e i primi di ottobre, comunque prima che scadano le indagini preliminari e comunque prima del secondo incidente probatorio“.
Non è stato facile, ha sottolineato, destreggiarsi tra tutti quei dati la difficoltà era quella, ha ricordato, “di iniziare a domandarsi che cosa cercare rispetto, peraltro, ad un tipo di evento che è diverso rispetto ad altre attività di polizia economica e finanziaria” di cui di solito la Finanza di occupa.
In questo caso le Fiamme Gialle hanno acquisito “un sistema di analisi vero e proprio che non ha eguali in Italia, in grado di trovare l’ago nel pagliaio“. Ma il loro lavoro non si è limitato a quello: ovviamente alle analisi eseguite attraverso le tecnologie più avanzate si è aggiunto il classico lavoro di indagine che ha riguardato l’interrogatorio di testimoni e la ricerca di riscontri come accaduto con i falsi report relativi allo stato del ponte.
In quel caso sono state svolte delle indagini tecniche affiancate a quelle sugli smartphone in ricerca di corrispondenze e comunicazioni.