Il vaccino cinese contro la peste suina africana è in fase di sviluppo e le sue sperimentazioni cliniche saranno presto ampliate. Lo riferisce il Ministero cinese dell’Agricoltura e degli Affari rurali.
Il vaccino, sviluppato dall’Harbin Veterinary Research Institute della Chinese Academy of Agricultural Sciences (Caas), ha completato i test per il rilascio ambientale, dai quali non è emerso alcun sintomo clinico anormale e nessun cambiamento patologico tra i suini vaccinati, come riferito dall’istituto.
Da aprile sperimentazioni cliniche sono state effettuate in tre allevamenti nella provincia dell’Heilongjiang, nella provincia dell’Henan e nella Regione autonoma dello Xinjiang Uygur. Sono stati vaccinati circa 3.000 maiali.
Tang Huajun, presidente del Caas, ha detto che finora i piccoli suini vaccinati sono cresciuti normalmente e si sono sviluppati senza evidenti effetti negativi, con i tassi di immunizzazione dei gruppi vaccinati con dosaggi variabili che superano sempre l’80%.
Il Caas ha affermato che accelererà studi e test produttivi del vaccino, estenderà le sperimentazioni cliniche per completare prima possibile i relativi test e avvierà la richiesta di omologazioni di sicurezza e la registrazione del vaccino secondo le procedure legali.
La peste suina africana, descritta per la prima volta in Kenya nel 1921, è una malattia virale altamente contagiosa riscontrata nei maiali con tassi di mortalità che si avvicinano al 100%. Negli ultimi dieci anni, la malattia si è diffusa in molti Paesi, con un serio rischio di ulteriore espansione.
Senza vaccini o cure disponibili, il modo più efficace per contenere i focolai è l’abbattimento dei maiali.
Lo scorso ottobre, sulla rivista Science i ricercatori cinesi hanno riferito di aver svelato la struttura tridimensionale del virus della peste suina africana, che rappresenta una solida base per sviluppare vaccini efficaci e sicuri contro la malattia.
