Il ministro della Salute Grillo ha inviato a Brescia il Nas e ha avviato l’ ispezione ministeriale agli Spedali Civili dove è morto il piccolo Marco,nato prematuro un mese fa, il terzo neonato morto nella stessa struttura in pochi giorni. La verifica, spiega il ministro, è necessaria per fare chiarezza sulla circostanza delle tre morti. “Lo dobbiamo a questi bambini che non hanno fatto in tempo ad affacciarsi alla vita e ai loro familiari che abbraccio in questo momento di dolore”.
Era nato il 4 dicembre, prematuro di trenta settimane. E ieri sera il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale Civile di Brescia, nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Non ce l’ha fatta il piccolo Marco, stroncato da uno shock settico che l’ha colpito il 29 dicembre. È il terzo neonato morto nel reparto in una settimana: circostanza che ha fatto scattare l’allarme di una possibile infezione batterica in atto, ipotesi sulla quale sono al lavoro le autorità ma eslusa dall’ospedale bresciano: “I casi erano differenti, non c’è correlazione tra loro”.
La stessa direzione dell’ospedale bresciano precisa che “non sussiste alcuna relazione tra i tre eventi, drammatici ma purtroppo non insoliti in un reparto che accoglie pazienti di tale complessità e gravità clinica. Si tratta di decessi subentrati a breve distanza l’uno dall’altro, nell’arco di una settimana, ma i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati. In particolare, si esclude che le circostanze siano da ricondurre ad un focolaio infettivo epidemico. Solo nel caso del piccolo Marco la morte è riconducibile alle complicanze di una grave infezione sistemica (sepsi), di origine ancora indeterminata, nonostante i molteplici esami microbiologici eseguiti. L’evento merita pertanto chiarezza, e sarà oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, con la piena collaborazione dell’ospedale. Si ritiene in ogni caso di poter ribadire che le circostanze non presuppongono alcuna epidemia in atto”.
Intanto la Reg