E’ morta a Milano Carla Fracci. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto. ‘Una figura storica e leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo’, così la ricorda il teatro alla Scala di Milano. Il presidente della Repubblica Mattarella: ‘Ha onorato il Paese con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro’.
La camera ardente di Carla Fracci sarà allestita nel foyer del teatro milanese, domani dalle 12 alle 18, con ultimo ingresso alle 17:30. “Faremo una camera ardente alla Scala, una cosa che è stata fatta pochissime volte” ha annunciato il sovrintendente Dominique Meyer. Cosa rara “ma trattandosi di Carla Fracci…” ha aggiunto sottolineando che ” è stata la ballerina più importante del teatro dell’ultimo secolo ma anche una stella importantissima nella danza internazionale”. “Dobbiamo inchinarci davanti alla carriera di Carla Fracci – ha osservato – che è nata qui facendo la scuola di ballo”. Il funerale si svolgerà invece sabato alle 14:45 nella basilica di San Marco.
Carla Fracci, un’icona culturale italiana ed ex prima ballerina della Scala famosa per ruoli romantici al fianco di grandi come Rudolf Nureyev e Mikhail Baryshniko.
Il Teatro alla Scala di Milano ha annunciato la sua morte.
Il teatro milanese ha rievocato la “favolosa ascesa” che attraverso “talento, ostinazione e lavoro è diventata la ballerina più famosa del mondo” e ha ispirato generazioni di giovani.
“Carla Fracci è stata una figura cardinale nella storia della danza e in quella della Scala, ma anche un punto di riferimento per la città di Milano e la cultura italiana”, ha detto il teatro in un comunicato.
“Ci lascia stupiti, in punta di piedi come Giselle, uno spirito che rimane con noi, riempiendo le sale da ballo, il palco e i nostri cuori“, ha detto il direttore del balletto della Scala, Manuel Legris. “Sentiamo un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire pieni e ricchi di tutta la sua storia – che è la storia del balletto – e privilegiati di aver condiviso la sua arte“.
Fracci nasce a Milano il 20 agosto 1936 e trascorre la seconda guerra mondiale con i parenti nelle campagne per sfuggire ai frequenti bombardamenti del capoluogo lombardo. In una recente intervista la Fracci ha descritto se stessa più giovane come una “contadina”, che non sapeva nulla del teatro o del mondo della danza “e tanto meno quelle scarpette”.
Ma dopo la guerra, hanno notato la sua “grazia e musicalità”, raccomandandole di provare per l’Accademia della Scala.
Fu accettata all’età di 10 anni, salendo ogni giorno sul tram guidato da suo padre fino all’accademia, e si diplomò nel 1954, all’età di 18 anni. La sua prima apparizione sul palcoscenico fu nel 1955 con altri studenti di danza classica al termine della messa in scena de “La sonnambula” di Bellini diretto da Leonard Bernstein, diretto da Luchino Visconti e iniziando Maria Callas.
Nel 1958 ha assunto il ruolo di prima ballerina.
La sua fama mondiale si diffuse presto, con gli inviti alla Royal Festival Hall, seguiti dall’apertura delle porte negli Stati Uniti, pur rimanendo una figura centrale alla Scala. Era identificata con il ruolo di “Giselle”, che ha ballato con Nureyev e Baryshnikov, oltre alla star danese Erik Bruhn.
I partner successivi includevano lo stesso Roberto Bolle della Scala, che ricordava Fracci per la sua “generosità umana”.
Nel 1969, Fracci ha ricevuto il Dance Magazine Award, considerato uno dei più grandi premi per un ballerino.
Interpretando sia per la telecamera che per il pubblico dal vivo, Fracci ha anche interpretato ruoli da protagonista nella sceneggiatura “Verdi” e nel film “Nijinsky” di Herbert Ross. Una celebrità italiana che è apparsa spesso in televisione ed è stata anche la prediletta delle riviste popolari.
Il premier, Mario Draghi, l’ha definita “una grande italiana”, e il presidente Sergio Mattarella, ha detto di aver onorato il suo Paese “con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di un intenso lavoro”.
Fracci ha ballato l’ultima volta alla Scala nel 2000, nel ruolo di Luce in “Excelsior”. Nel gennaio di quest’anno è stata invitata a tenere una masterclass su “Giselle”, trasmessa sui canali social della Scala e che fa parte di una serie di documentari della RAI.
“È stato molto commovente essere tornata alla Scala, dopo più di 20 anni”, disse.
Il direttore generale della Scala, Dominique Meyer, ha ricordato il suo ritorno a teatro come “un momento indimenticabile per tutti.
“La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni che abbiamo passato insieme, quando ha sentito di essere tornata a casa”, ha detto.
Carla Fracci lascia il marito di 57 anni, il regista teatrale Beppe Menegatti, e il figlio, Francesco Menegatti, che da bambino viaggiava spesso con la madre in tournée.