E’ in vigore dalla mezzanotte – anche se si segnalano violazioni – il cessate il fuoco in Libia. Il capo del Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico (Gna), Fayez al Serraj, ha infatti accettato il cessate il fuoco proposto da Turchia e Russia al quale hanno aderito anche le forze del generale dell’Est, Khalifa Haftar. Russia e Turchia, intanto, sarebbero pronte a un vertice trilaterale con l’Italia, secondo il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, mentre Sarraj è volato a Istanbul per incontrare il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
Ma lo stesso gverno di Sarraj denuncia stamani ‘violazioni’ della tregua “a Salaheddin e Wadi Rabie pochi minuti dopo la sua entrata in vigore” e ribadisce che “la piena attuazione del cessate il fuoco potrà avvenire solo con il ritiro dell’aggressore (Haftar) da dove è venuto”. Anche alcuni media pro Haftar segnalano violazioni: “Le milizie che fanno capo al governo di accordo nazionale libico hanno violato la tregua su più di un fronte con ogni tipo di armi, compresal’artiglieria”, ha affermato Al-Mabrouk Al-Gazawi dell’Esercito nazionale libico al sito informativo libico Al Marsad, assicurando tuttavia il rispetto dell’ordine del cessate il fuoco.
La tregua è stata annunciata in un comunicato pubblicato nella notte sulla pagina media del Gna, il premier libico Sarraj, oltre a confermare l’adesione al cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte e a promettere di difendersi in caso di sua violazione, invita le parti a una trattativa sotto egida Onu su come pervenire ad una tregua duratura e a lavorare con tutti i libici per una conferenza nazionale in vista della Conferenza di Berlino per giungere alla pace. La Lega Araba, in un comunicato, ha accolto il silenzio delle armi con favore.
Sul piano diplomatico Di Maio ha annunciato di aver sentito al telefono sulla crisi libica il suo omologo turco Melvut Cavusoglu. I due hanno ribadito la volontà di un trilaterale Italia-Russia-Turchia. I ministri hanno anche rinnovato il loro impegno volto a rafforzare gli sforzi in corso per il successo della Conferenza di Berlino e l’ottenimento di un cessate il fuoco duraturo.