Libia. Pronti i militari italiani

In Libia è guerra aperta per la gestione dei pozzi petroliferi.

Dopo che il generale Haftar ha spiegato che il controllo dei pozzi petroliferi in diverse zone stato è compromesso dei ribelli, è stata annunciata una controffensiva per riprendere il controllo.

Il governo italiano, per bocca del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ha accolto la richiesta dei libici e ha deciso di intervenire militarmente. Le forze armate libiche saranno aiutate da 100 medici italiani a sua volta protette. L’attacco ai terminal petroliferi infatti è una grave minaccia al processo di riconciliazione nazionale e la stabilità è assolutamente legata al corretto utilizzo e gestione dei fondi petroliferi. Esistono diverse forze straniere che approfittano dell’occasione in alcune zone strategiche vitali secondo il Consiglio presidenziale libico e gli italiani sono stati scelti direttamente dal governo ufficiale della Libia per una missione di importanza strategica elevata.

Il governo ha accolto la richiesta del governo di Tripoli, e ha deciso di inviare un intero ospedale militare “con le sue protezioni”, spiega Paolo Gentiloni riservandosi di chiarire nel futuro degli altri ulteriori aspetti tecnici che saranno illustrati soprattutto dal ministro della Difesa Roberta Pinotti in Parlamento.

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