Ilaria Capua: i non vaccinati paghino le cure

La virologa italiana Ilaria Capua, emigrata negli Stati Uniti per dirigere il centro One Health dell’Università della Florida, si dice preoccupata dall’«esercito di illusi che credono che questa crisi sanitaria scomparirà per miracolo spazzata via dai venti estivi». I contagi, sospinti dalla variante Delta, continuano ad aumentare in tutta Europa, ma per la professoressa il peggio arriverà «appena si ricomincia a frequentare più i luoghi chiusi invece degli spazi aperti.

Capua sottolinea anche il costo economico che i sistemi sanitari devono sostenere per curare i pazienti affetti da Covid-19. «Ogni malato ricoverato in terapia intensiva o subintensiva costa decine e decine di migliaia di euro. I pazienti Covid del nostro recente passato – il mondo prima dei vaccini -hanno gravato inevitabilmente, loro malgrado, sulla Sanità europea in termini di centinaia di milioni euro. Le vittime di oggi, e dei tempi a venire, saranno individui che non hanno iniziato o completato il ciclo di vaccinazione. In altre parole, sono solo i non vaccinati a finire in ospedale. E a prescindere dall’età anagrafica saranno soltanto i non vaccinati a incidere sul bilancio degli ospedali».

Per questa ragione, la virologa propone che chi contrarrà il virus, avendo scelto deliberatamente di non vaccinarsi, paghi di sua tasca una parte delle cure. «Si potrebbe immaginare di proporre una piccola franchigia, per non dire ticket, in caso di ricovero Covid che vada a coprire almeno i costi “non sanitari” dell’ospedale – ovvero letto, biancheria, mensa, servizio di pulizia, utenze -. 

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