Si lavora alle misure per regolarizzare i migranti, la proposta targata Teresa Bellanova per 600mila ‘invisibili’, stando ai numeri snocciolati dalla ministra renziana. Ma mentre sono riuniti la stessa Bellanova, la responsabile del Viminale Luciana Lamorgese, il ministro del Sud in quota Pd Giuseppe Provenzano e la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, il M5S si prepara alle barricate. Per ora il clima della riunione lascia ben sperare, con Iv che spinge per inserire la regolarizzazione dei migranti già nel dl di maggio che il governo si prepara a varare in settimana.
“Non c’è spazio – è il timore di alcuni – dovremo fare un decreto ad hoc”. Ma è qui che si insinua il sospetto che il dl non veda la luce. Perché c’è una parte consistente e di peso del Movimento pronta a mettere i bastoni tra le ruote. “Possono fare tutte le riunioni che credono – dice una fonte di governo M5S all’Adnkronos – ma le decisioni le prendono poi Conte con i capi delegazioni, ed è lì che faremo saltare il banco…“.
Lo scontro diretto per ora sembra solo rinviato, tant’è che nella chat ‘ristretta’ tra Vito Crimi e gli esponenti di governo grillini qualcuno ha invitato espressamente il capo politico del M5S a stoppare sul nascere la proposta Bellanova. Ma Crimi, a quanto si apprende, avrebbe sottolineato che la riunione di oggi è solo tecnica, le decisioni arriveranno poi. Ed è lì che il Movimento è pronto a mettersi di traverso, rispedendo la proposta Bellanova al mittente.
“Iv cerca solo un pretesto per creare discordia e dividere – si dice convinta un’altra fonte di peso – ma non la spunteranno”. Si tende a sottovalutare che, su questa partita, Iv può contare sull’appoggio del Pd, dunque il braccio di ferro potrebbe essere di gran lunga più duro di quel che i 5 Stelle credono. Senza considerare l’incognita Conte, che potrebbe rivelarsi decisiva e diventare l’ago della bilancia.