E’ ufficialmente partita la gara per la realizzazione del nuovo ospedale Felettino. Un progetto predisposto dallo studio Politecnica Building for Humans e presentato al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti da Asl5 Ire-Infrastrutture Liguria e la finanziaria ligure Filse.
L’avvio della gara è prevista tra la fine di febbraio e i primi di marzo 2021 e sarà aggiudicata entro l’estate dell’anno prossimo.“Quella di oggi è una giornata simbolica, che segna il futuro della sanità spezzina con un nuovo ospedale, moderno ed efficiente, che questa città aspetta da anni”.
“Vediamo un progetto di fattibilità tecnico economica molto avanzato, che assomiglia di più ad un progetto definitivo e che per questo pensiamo consentirà di rispettare i tempi. Con la previsione di apertura del cantiere nel primo trimestre del 2022”. Queste le parole del governatore della Liguria Giovanni Toti che ha presentato il progetto a La Spezia.
Un’opera che doveva essere pronta entro il 2021, ma il cui appalto è stato rimandato dopo che la Regione Liguria aveva rescisso in modo unilaterale l’anteriore contratto da 170 milioni con Pessina (la ditta che aveva vinto l’appalto). A causa di alcune richieste di varianti al progetto e per i ritardi accumulati dal cantiere.
Il nuovo progetto, da 175 milioni, contempla un ospedale del tutto simile a quello precedente ma rinnovato e adeguato alle nuove normative.
Come sarà il nuovo Ospedale Felettino
Una struttura di 8 piani con 506 posti letto, 31 in più rispetto al piano precedente che ne prevedeva 475. Un ospedale tecnologicamente avanzato, sostenibile per l’ambiente e organizzato in maniera da garantire funzionalità, efficienza e trasparenza. Un’evoluzione rispetto al progetto anteriore che ne mantiene la geometria ma risponde ad una logistica 4.0. In moda da risultare così più innovativo, riduce i tempi di attesa e semplifica il nuovo iter autorizzativo.
Del totale posti letto, 382 saranno assegnati alla degenza, 28 per la terapia sub intensiva, 26 per la rianimazione, 18 di Obi accanto al Pronto soccorso. Poi ancora, 25 i posti dedicati alle patologie neonatali di cui 8 in sub intensiva, 18 per l’Obi-Osservazione breve intensiva, 12 per la stroke unit, mentre 8 saranno per la terapia intensiva e 7 per la pediatria.
L’ospedale Felettino ospiterà 2 bunker di radioterapia, 2 sale di emodinamica, 10 sale operatorie; 14 sale di diagnostica e 67 ambulatori con il centro trasfusionale, 20 posti letto dedicati alla dialisi. I laboratori, 4600 mq di impianti tecnologici sopra la copertura e 1600 mq di impianti tecnologici nella centrale al pian terreno dove risiederà la cogenerazione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici e la produzione di acqua calda e fredda per le attrezzature interne.
L’edificio sarà strutturato in modo da poter affrontare anche un’eventuale nuova pandemia con un ingresso separato del Pronto soccorso. Con un’area dedicata all’emergenza: un ascensore di collegamento con la sala operatoria, un sistema di ventilazione, accessi e locali per la sicurezza del personale. Come se fosse un ospedale nell’ospedale, per garantire un percorso speciale e ben distinto dal resto della struttura.
Inoltre, il nuovo Ospedale Felettino comprende una ludoteca e una grande e accogliente “food hall” a disposizione dei cittadini. Con un’area parcheggio da 702 posti auto, totalmente immersa nel verde.
Ospedale Felettino: le parole di Toti
“Il 28 dicembre il progetto preliminare sarà consegnato a Ire quale stazione appaltante per essere sottoposto a verifica da un soggetto terzo individuato con gara. Una volta validato, il progetto sarà supportato dal piano economico-finanziario”. Dichiara il governatore della Liguria.
“Si tratta di un’opera di cui si è molto parlato e molto attesa dalla città”, aggiunge Toti. “Come promesso, quando abbiamo interrotto il precedente appalto, che secondo noi era non destinato ad andare a buon fine, non abbiamo fatto dormire le carte. E, nonostante l’emergenza Covid, abbiamo fatto un gigantesco lavoro di riqualificazione del progetto con una ridefinizione anche del piano economico a sostegno della gara”.
“I tempi sono la priorità assoluta”, sottolinea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Oggi presentiamo il progetto di fattibilità tecnica, seguirà entro febbraio 2021 l’avvio della gara per affidamento del progetto definitivo ed esecutivo e per la realizzazione dei lavori, secondo lo schema del progetto integrato. La gara pensiamo potrà essere chiusa entro la fine di giugno, in modo da avere l’aggiudicazione dei lavori entro l’estate. Pensiamo che l’apertura del cantiere potrà avvenire nel primo trimestre 2022”.
“La realizzazione del nuovo Felettino è imprescindibile per questa Giunta – prosegue Toti – e i tempi sono per noi un’assoluta priorità. Il nuovo progetto innovativo garantirà a tutti gli spezzini di avere finalmente l’ospedale moderno ed efficiente che attendono da anni”
Ospedale Felettino: le questioni dell’opposizione
Luca Pirondini, esponente del M5S attacca il Presidente Toti: “Ho trovato un sacco di filmati e interviste con il presidente Toti che con il caschetto in testa nel cantiere raccontava che al massimo nel 2020 il Felettino sarebbe stato pronto. Ora siamo nel 2020 e viene fuori un nuovo comunicato della Regione che ci dice che i lavori inizieranno forse nel primo trimestre del 2022”.
Parole che hanno fatto reagire il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini che replica duramente: “Pirondini è disinformato. L’appalto che è stato risolto un anno fa non è per colpa della politica. E’ colpa di chi aveva vinto l’appalto nel 2015, assegnato in campagna elettorale dall’allora presidente di Regione Burlando e da Paita per la costruzione del nuovo Felettino in cambio di una parte di soldi e dell’ospedale Sant’Andrea, con 26 milioni di permuta”.
“Da quel momento in poi Pessina ha presentato un progetto esecutivo nell’agosto del 2016 e – prosegue Peracchini – una volta iniziati i lavori di demolizione, si è prima scoperta la presenza della vecchia chiesa che andava tutelata, poi ha comunicato di presentare delle varianti. Ma i bandi di gara si vincono su progetti e non si possono cambiare se non per motivi eccezionali”.
“A quel punto non c’è stato nulla da fare se non andare a risoluzione contrattuale, cosa avvenuta poco più di dodici mesi fa. Il compito della politica è stato quello di riprogrammare questo appalto, cosa che è stata fatta”, conclude il primo cittadino di La Spezia.