Covid: Madrid verso il coprifuoco. In Russia 317 morti in 24 ore

Madrid si prepara a un coprifuoco per limitare i contagi da coronavirus. Il responsabile regionale della Salute, Enrique Ruiz Escudero, ha dichiarato che si sta preparando un’ordinanza per limitare la mobilità dalla mezzanotte alle 6 del mattino quando sabato terminerà lo stato di allarme, in vigore da due settimane nella comunità. Lo riferisce El Pais.

   In Russia si sono registrati 317 decessi provocati dal Covid-19 nelle ultime 24 ore: il massimo dall’inizio dell’epidemia. I contagi nel corso dell’ultima giornata sono 15.700 e fanno salire a 1.447.335 il totale dei casi di Covid-19 finora accertati nel Paese di circa 144 milioni di abitanti. Stando ai dati ufficiali, in Russia 24.952 persone sono decedute a causa del morbo. Lo riporta il centro operativo nazionale anti-coronavirus.    

Il governo ceco ha annunciato che bloccherà il movimento delle persone e chiuderà negozi e servizi in un parziale lockdown per combattere il picco di casi di coronavirus. Saranno consentiti spostamenti solo per lavoro, per fare la spesa e per andare dal medico, ha detto ai giornalisti il ;;ministro della Salute Roman Prymula. Resteranno aperti solo i negozi di alimentari e le farmacie. Le misure saranno in vigore da giovedì mattina fino al 3 novembre.

Nessuna nuova infezione da Covid-19 trasmessa a livello locale è stata segnalata nella Cina continentale, dove invece sono stati registrati altri 11 casi confermati provenienti dall’estero. Lo rende noto il bollettino odierno della Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Guangdong e Sichuan hanno riportato tre nuovi casi di Covid-19 ciascuno, Shanghai e Henan due casi ciascuno. In Cina continentale non si registrano altri decessi o nuovi casi sospetti correlati al nuovo coronavirus. Altri 22 pazienti colpiti da Covid-19 in Cina continentale sono stati dimessi dagli ospedali dopo essersi ripresi. Fino alla serata di ieri, la Cina continentale aveva registrato un totale di 3.153 casi di infezione arrivati da altri Paesi. Tra questi, 2.918 sono già stati dimessi da vari ospedali dopo essere guariti e 235 risultano ancora ricoverati. Non si segnalano decessi tra i casi positivi al coronavirus arrivati in Cina dall’estero.

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