L’importanza di essere “manifesti”: La Web Reputation, cos’è, a cosa serve e come curarla
Mai come nel web è vero il detto pirandelliano: “Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.” Da quando viviamo nell’era dell’informazione e dell’informatizzazione, da quando esiste il web è impossibile nascondersi. Non importa se non desideriamo aprire una nostra pagina social, un nostro sito web o non vogliamo comparire sulla rete. Perché compariremo sempre e comunque, anche a nostra insaputa. E’ una cosa da mettere in conto.
Allora, la cosa più importante da fare per raggiungere risultati e ottenere successo personale, professionale, affettivo è non trascurare i dettagli e avere sempre il quadro d’insieme. Nello specifico, conoscere come siamo percepiti sulla rete, sapere quel che viene detto di noi e non lasciare che siano solo gli altri a definirci. Il passo più importante per tutelare la nostra reputazione, la nostra immagine, la nostra attività, il nostro lavoro e professione, è prendere noi l’iniziativa e creare contenuti nostri. In modo da prendere il controllo della situazione.
La cosa più saggia e lungimirante, ciò che costituisce un vero e proprio investimento su noi stessi e sulla nostra carriera, è prevenire possibili future situazioni di crisi reputazionali e costruire una fitta rete di contenuti che renda giustizia a ciò che siamo e facciamo. Definiamo noi per primi i limiti e i contenuti. Specialmente adesso, quando anche un semplice “consumer” diventa invece “prosumer” grazie al web, ovvero parte attiva nella catena di produzione, nella percezione del prodotto, nella valutazione di un servizio, nella divulgazione di preziose o pericolose notizie e informazioni che possono trasformare le sorti di una qualsiasi attività, attraverso le applicazioni con recensioni, i siti web dotati di forum, tutti gli spazi molteplici dove oggi è possibile comunicare la propria approvazione o dissenso.
In termini di Web Reputation i passaggi essenziali da compiere sono tre:
- pulizia
- monitoraggio
- creazione di contenuti
Tutto questo fa parte della “brand reputation”, la cura della propria immagine e del proprio brand, che sia il nostro nome di privati cittadini, oppure l’azienda, o l’attività, ad esempio politica, di cui ci occupiamo. Tutti sappiamo che quando abbiamo un problema vogliamo rivolgerci al “miglior” professionista, e per individuarlo faremo ricerche online, chiederemo tramite il passaparola, tenteremo in ogni modo di scoprire chi sia il più affidabile, il migliore.
PROBLEMI DI WEB REPUTATION? SCRIVICI
In quel caso sappiamo bene quanto conti la reputazione, perché la reputazione è la cartina tornasole delle effettive competenze e capacità professionali di una persona e della sua attività. Oggi la reputazione online è qualcosa di concreto, che prende vita da sé a meno che non siamo noi a guidarla e decidere come definirla. Oggi dipende infatti in larghissima parte da tutti i nuovi strumenti di comunicazione immediata che esistono sulla rete, che vanno conosciuti, approfonditi e padroneggiati.
Cancellazione di notizie negative
Noi sapremo che è il caso di ripulire la nostra reputazione online quando avremo trovato contenuti scomodi, o vecchi che non ci rappresentano più e rischiano di dare di noi un’immagine sbagliata e distorta. Possono essere contenuti apertamente diffamatori, oppure può trattarsi di un ricordo legato a una famosa gita scolastica che vorremmo dimenticare, o al periodo in cui ci siamo dedicati al sciamanesimo.
Insomma può trattarsi di apparentemente innocenti informazioni personali, che però sul web diventano eterni, privati della dimensione temporale sempre in prima linea e presenti. Per questo è necessario monitorare attentamente anche prima, per selezionare e scegliere cosa non va ed eventualmente intervenire, con un intervento di “bonifica reputazionale”, possibilmente rivolgendoci ad esperti, per rimuovere i contenuti sgraditi.
Non dimentichiamo infatti che esiste il diritto all’oblio, e sebbene si applichi principalmente a questioni di natura giudiziaria, esso diventa in realtà efficace anche in tutte le altre casistiche, liberandoci ad esempio da memorie ingombranti di momenti passati che oggi non ci rappresentano più.
Il monitoraggio reputazionale
Il monitoraggio della propria reputazione, tuttavia, va proseguito sempre anche dopo aver eventualmente “bonificato”, ovvero dopo aver ottenuto la rimozione dei contenuti disdicevoli.
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Sì, perché nuove situazioni difficili o compromettenti potrebbero ripresentarsi e la cosa migliore che possiamo fare è non abbassare mai la guardia e farci trovare prontissimi per entrare nuovamente in azione all’occorrenza.
Il monitoraggio ricomprende l’osservazione e l’accurata analisi di tutti i contenitori online di informazioni, chiacchiere, commenti e recensioni. Oggi sono molteplici e spaziamo dal semplice sito web, a ogni genere di social network, ai blog, ai forum, alla messaggistica istantanea etc.
Insomma per raggiungere successo per sé e per le proprie iniziative professionali, di qualsiasi natura esse siano: una carriera politica, manageriale, da liberi professionisti, da imprenditori, le aziende, le figure pubbliche, private, ma anche in ambiti diversi da quello lavorativo, come ad esempio quello affettivo e sociale, sarà sempre importante curare la propria reputazione sul web; perché è la nuova frontiera in fatto di “strette di mano digitali”, il web diventa un biglietto da visita ambulante, una lettera di presentazione che può raccontare di noi ciò che non immaginiamo se non siamo noi a controllarne i contenuti. E’ lo strumento più immediato ed efficace per sapere qualcosa su chiunque.
Esistono molti strumenti sofisticati, come ad esempio Social Mention, per monitorare costantemente ciò che viene detto di noi o le parole chiave che ci interessano particolarmente. Potremo impostare e seguire l’andamento, entrando a conoscenza di quello che si chiama il sentiment, ovvero esattamente ciò che di noi si dice e come viene percepito. Quali sono le reazioni e cosa si pensa di noi.
L’assenza è presenza
Ma attenzione, se vi illudete che avere una scarsa presenza sul web possa celarvi in un comodo e confortante anonimato, vi sbagliate! Quando la web reputation è inesistente essa è estremamente fragile in realtà. Perché chiunque desideri assumere il controllo della vostra identità digitale, potrà fare di voi ciò che gli pare.
Senza incontrare alcuno ostacolo, senza imbattersi in nessun caso nella vostra narrazione ristoratrice. Se non siete affatto sul web, in effetti siete ancora più in pericolo che se siete presenti ma calunniati, perché una web reputation esistente può essere modificata, una web reputation inesistente è totalmente in balia degli eventi.
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Tutto questo è fondamentale e propedeutico a quella che dovrebbe essere la nostra principale preoccupazione per dotarci di una forte e vincente reputazione sul web, che ci soddisfi.
La creazione di contenuti
Le nostre prospettive di crescita passano inesorabilmente dalla nostra reputazione, una volta che avremo afferrato questo concetto, nessuna porta rimarrà chiusa. Dovremo preoccuparci di creare la nostra identità digitale e curarla al meglio.
Si stima, per farci un’idea, che l’immagine e reputazione web di un’azienda incida tra il 5% e il 9% del fatturato, in base a cosa viene detto. Tanto per capire quanto sia importante e fruttuoso investire sulla propria reputazione web e quanto sia invece potenzialmente dannoso non farlo.
Esistono ad esempio nuove frontiere in fatto di customer care e politiche aziendali per ottenere risultati positivi in relazione alla propria web reputation. Per esempio, dagli USA che sono molto avanzati nelle tecniche di brand reputation, apprendiamo quanto sia importante creare circoli virtuosi che inducano i clienti soddisfatti a rilasciare recensioni positive; mentre il trend molto italiano è di crogiolarsi solitamente nello shaming online di quelle attività o servizi che non ci hanno soddisfatti. Il potere invece della recensione positiva da parte di un cliente reale soddisfatto è inestimabile rispetto a qualsiasi pubblicità classica o alla creazione di recensioni finte a pacchetto.
Mentre, per le aziende è sempre più importante stabilire al più presto un piano reputazionale di comportamento sul web, che sia il più chiaro possibile, per dare indicazioni ai propri dipendenti su come comportarsi online. Perché è importante quello che i clienti dicono di noi ma lo è altrettanto quello che i dipendenti possono dire dell’attività. Addirittura, per capire quanto sia importante il ruolo della web reputation: la giurisprudenza ha riconosciuto che il danno all’immagine e alla web reputazione del datore di lavoro conseguente a un like lasciato da un dipendente a un commento negativo sull’azienda, lasciato su un social network, giustifica l’irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione dal lavoro, integrando gli estremi della violazione dell’obbligo di fedeltà e dei principi di correttezza e buona fede nella regolamentazione del rapporto di lavoro (T.A.R. Lombardia Milano Sez. III Ord., 03-03-2016, n. 246).
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Come creare contenuti sul web
Parliamo di ingegneria reputazionale e gestione della reputazione, quando ci occupiamo di creare contenuti adatti allo scopo che perseguiamo. Esiste una vera e propria tecnica dove professionisti del settore creano articoli, testi e saggi che toccano determinati temi, utilizzando le parole chiave (o keywords) più indicate per ottenere che il proprio contenuto, il proprio sito, il proprio blog, il proprio social network vadano in alto nel posizionamento SEO (Search Engine Optimization), ovvero compaiano per primi fra i risultati di ricerca della pagina Google (la SERP, Search Engine Results Page).
Così, oltre ad avvalerci della possibilità di bonificare la nostra reputazione, affidandoci a mani esperte che sappiano ottenere la rimozione dei contenuti sgraditi, potremo far sì che quando viene inserito il nostro nome nel motore di ricerca Google, oppure il nome del nostro brand, magari in associazione con determinate parole chiave che caratterizzano i nostri interessi o prodotti e le nostre attività professionali, il contenuto migliore, quello creato da noi, che rende giustizia ai nostri meriti e alle nostre attività, svetterà in altro, magari per primo, fra i risultati di ricerca. Sarà quindi il più letto, e considerato la fonte più affidabile per tutti coloro che cercano informazioni e notizie sul nostro conto.
Il web rimane, specialmente in Italia, un campo ancora inesplorato per tutte le sue potenziali opportunità di lavoro, di successo e di crescita professionale e personale. Impariamo al più presto a destreggiarci nelle dinamiche della web reputation, diventeremo padroni del nostro futuro e anziché essere raccontati, saremo noi a raccontare noi stessi e gli altri. Saper gestire il web nell’era dell’informazione è una risorsa preziosa per cui vale la pena prepararsi, senza mai lasciare niente al caso, e senza lasciare agli altri il privilegio di definirci prima che siamo noi a farlo.