Cern. Al via i test per scoprire la materia oscura

Lo staff del CERN
CERN, le collisioni delle particelle subatomiche per nuovi esperimenti

Ginevra, 3 giugno – Al centro di ricerca LHC Cern di Ginevra, Svizzera, sono iniziate le collisioni di particelle subatomiche all’energia record di 13 Tev (Teraelettronvolt), unità di misura dell’energia utilizzata a livello atomico.

Fabiola Giannotti, che prenderà la guida del Cern il 1° gennaio 2016, ha riferito che siamo in un momento storico per la fisica e la tecnologia. Dopo i primi test effettuati il 2 giugno, oggi si inizia il processo di collisioni, utilizzando migliaia di fasce di particelle subatomiche.

C’è anche parte di merito per l’Italia, grazie al contributo dell’Istituto nazionale di fisica nulceare (Infn) e dell’Ansaldo, che ha prodotto circa un terzo dei magneti superconduttori presenti nell’acceleratore. Anche l’attuale direttore, Rolf Heuer, è molto soddisfatto di questo risultato. I primi risultati non arriveranno immediatamente, ma sicuramente avremo delle risposte.

Sono due le principali domande a cui trovare risposta. La prima riguarda la materia oscura, la seconda riguarda l’universo e la sua forma (principalmente materia).

L’attuale teoria fisica che cerca di spiegare l’universo non ha dato risposta. La materia oscura compone circa il 25% di tutto ciò che è presente nel cosmo; si cercherà di capire anche l’asimmetria tra materia e antimateria, nonostante si ritenga che entrambe derivino dal Big Bang in egual misura.

 

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