Riforma della Scuola. Approvate 100 mila assunzioni

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha comunicato che il governo accetta la soppressione dell’articolo 17 della proposta di legge di riforma ‘buona scuola’, compresa le misure che si occupa di assegnazioni di fondi a scuole private.
Ma, ha aggiunto, il governo non rinuncia del tutto all’idea.
Anche la minoranza del Partito Democratico ha spinto per l’abolizione di questa norma e lo studio di altre forme di finanziamento.
Il ministro Giannini ha detto che il governo è ancora “impegnato”  sugli stanziamenti per le scuole, ma potrebbe essere fatto attraverso altri mezzi.
Nel frattempo, la Camera ha approvato una serie di altre misure contenute nel disegno di legge di riforma comprese le indennità di formazione per gli insegnanti, i premi di risultato e sgravi fiscali per contributi alla manutenzione della scuola.

“Con l’articolo 12 (del disegno di legge di riforma) gli investimenti nella formazione degli insegnanti e di aggiornamento diventano permanenti”, ha detto la Giannini in un post sul suo account Twitter, in riferimento all’introduzione di una indennità annuale di 500 euro per gli insegnanti. Il ministro ha anche visto con soddisfazione l’approvazione di una impostazione di un limite di tempo di tre anni con contratti a tempo determinato per gli insegnanti e il personale ausiliario.

“No alla nuova precarietà del lavoro, d’ora in poi ci si baserà sulle assunzioni”.

L’Assemblea ha inoltre approvato l’introduzione di un bonus per gli insegnanti che svolgono bene il loro lavoro, questo premio verrà assegnato dai dirigenti scolastici sulla base di criteri stabiliti da un comitato di valutazione, e di un credito d’imposta del 65% sulle donazioni verso progetti di costruzione per la scuola o di manutenzione. “Tutti possono contribuire a migliorare il sistema scolastico”, ha detto Giannini in un altro Tweet. Lunedi la Camera ha approvato misure che danno maggiori poteri ai presidi della scuola che è rimasto però un nodo controverso nonostante sia stato annacquato un po’ rispetto alla versione originale. I sindacati hanno indetto uno sciopero nazionale per protestare contro la riforma e hanno avvertito di ulteriori mobilitazioni se il disegno di legge continua il suo iter parlamentare.

Gae e 5 per mille

[blockquote style=”1″]L’Aula della Camera ha approvato ieri in tarda serata l’articolo 10 del Ddl scuola, che prevede uno piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato per circa 100mila precari a partire dall’1 settembre prossimo. Sì anche al periodo di prova di un anno per i precari assunti. Saranno assunti quasi tutti gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento (eccetto i 23mila maestri dell’infanzia) e i vincitori del concorso Profumo del 2012. Una volta archiviate le Gae nella scuola si entrerà solo per concorso. Il primo dovrà essere bandito entro il 1° ottobre 2015 per 60mila posti, da cui andranno sottratti i circa 6mila destinati, a partire dal 2016, agli idonei non vincitori del concorsone Profumo. E la «Buona Scuola» ha dribblato lo scoglio della Camera anche anche con un paio di novità. Una votata ieri pomeriggio, e cioè lo stralcio della possibilità di destinare il 5 per mille agli istituti scolastici (se ne riparlerà in stabilità). L’altra decisa in serata: la possibilità per i docenti di sostegno da stabilizzare di scegliere anche un posto «comune». L’impasse di lunedì sembra dunque superata. Un emendamento della relatrice Maria Coscia (Pd) prevede che gli interessati all’immissione in ruolo esprimano l’ordine di preferenza tra i posti di sostegno, se in possesso della specializzazione, e quelli comuni. Potranno scegliere tra tutti gli ambiti territoriali. Ma si specifica che «in caso di indisponibilità sui posti per gli ambiti territoriali indicati, non si procede all’assunzione».[/blockquote]

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