Putin all’esercito russo: non attaccate le acciaierie di Mariupol

Vladimir Putin ha ordinato alle sue forze armate di non prendere d’assalto l’ultima roccaforte ucraina rimasta nella città assediata di Mariupol, dopo che il suo ministro della Difesa ha dichiarato che l’esercito russo stava ancora combattendo.

Putin ha descritto il piano per prendere d’assalto le acciaierie Azovstal “non praticabile” e ha chiesto invece alle truppe russe di bloccare l’area “in modo che una mosca non possa passare”.

La dichiarazione è arrivata durante un incontro al Cremlino, dove il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha presentato un rapporto a Putin sulla battaglia per la città portuale ucraina e ha affermato che la città era stata “liberata”, sebbene i combattimenti fossero in corso.

Ha detto che ci sarebbero voluti diversi giorni per sconfiggere gli ucraini che combattono nelle acciaierie, una massa tentacolare di tunnel e officine sparse su quattro miglia quadrate nel sud-est della città.

I russi stanno facendo un passo indietro rispetto all’assalto diretto alle acciaierie, ostacolato da difficoltà di operare nell’area industriale.

Lasciare lo stabilimento in mano ucraina priva i russi della possibilità di dichiarare la vittoria completa a Mariupol. Il controllo della città ha un’importanza strategica e simbolica.

Questo è il caso in cui dobbiamo pensare, cioè dobbiamo sempre pensare, e in questo caso ancora di più, a preservare la vita e la salute dei nostri soldati e ufficiali“, ha detto Putin. “Non c’è bisogno di arrampicarsi in queste catacombe e strisciare sottoterra attraverso queste strutture industriali“.

Funzionari russi, incluso il signore della guerra ceceno Ramzan Kadyrov, avevano affermato che le truppe russe avrebbero presto preso possesso dell’impianto.

Un comandante della marina ucraina che combatteva a Mariupol mercoledì ha detto che le sue forze stavano “forse affrontando i nostri ultimi giorni, se non ore”, poiché dopo l’ultimatum russo alle restanti truppe ucraine nella città era scaduto.

Subito dopo il governo russo sembra riconsiderare quel piano.

E’ probabile che Putin pensi anche all’immagine che verrebbe fuori da un attacco indiscriminato dove la presenza di civili è alta e la possibilità di creare una nuova “Bucha” è altrettanto alto.

Giorgio Muscas

Esperto in criptovalute mi dedico all'economia e alla politica. Il giornalismo è la mia vera passione

Lascia un commento