Nuovo Movimento 5 Stelle. Grillo a Roma per trattare

Giuseppe Conte sta modellando il nuovo Movimento 5 Stelle ed una delle parti fondanti è il nuovo statuto. Secondo quanto si sa nel nuovo documento il ruolo di Beppe Grillo non sarebbe più di peso, anzi, sarebbe praticamente ridimensionato per non avere più nessun potere di veto sulle decisioni politiche.

Conte, dopo avere di fatto eliminato il figlio del fondatore del Movimento, Davide Casaleggio, ora deve farsi spazio con l’altra anima del partito che vuole modella a sua immagine.

La presenza di Grillo, da sempre guida delle idee politiche e deus ex machina del sistema, non può più essere tollerata da chi vuole avere un partito in stile Pd.

«Al centro dello statuto deve esserci il Movimento 5 Stelle, io resto il garante»: questo il ragionamento espresso da Grillo nelle ultime conversazioni. Il cofondatore del Movimento 5 Stelle viene descritto come irritato dall’ipotesi di un ridimensionamento del suo ruolo: stando alla bozza dello statuto, infatti, al garante non sarebbero concesse ingerenze sulle scelte politiche del M5S.

Dalla parte di deputati e senatori emergono i malumori. «Grillo vuole essere arbitro, al di sopra di tutto, mentre lo statuto di Conte questa funzione verrebbe trasformata», viene raccontato. Questo ricordando inoltre che, senza l’ok di Grillo, il voto sul nuovo statuto non può partire.

La nuova pelle del Movimento deve dimenticare le grandi folle inneggianti alle parole di Grillo, dei “vaffa”, dei grandi raduni per un ideale, quello che Gianroberto Casaleggio e Grillo hanno portato nei meetup prima, nelle piazze dopo e nelle istituzioni.

Ma si sa, morto un papa se ne fa un altro.

Alessandro Trizio

Esperto in Cyberwarfare e Information Security. Ha studiato politica nazionale e geopolitica e vissuto in molti Paesi mediorientali dove ha approfondito i rapporti internazionali

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