Nizza. Camion sulla folla inerme. Tanti bambini morti

La giornata era dedicata alla festa del 14 luglio, per la Francia una data importante, che a Parigi ha visto la parata commemorativa svolgersi con estrema calma e in un’ambito di gioia e tranquillità. Ma il terrore aspettava nel buio, ed era a Nizza. E la mano che avrebbe portato il sangue e il terrore nella cittadina francese era proprio uno di li, un nizzardo, di origini tunisine.

Alle 22.30 un camion si butta senza freni sulla folla riunita per vedere i fuochi di artificio. La Promenade des Anglais diventa un luogo di morte e di dolore per centinaia di francesi, soprattutto bambini che guardavano in alto estasiati dallo spettacolo.

Il bilancio è di 84 morti e un centinaio di feriti, 18 gravissimi. Il camion – come si vede in un video – prende la rincorsa mentre attraversa il vialone tra due ali di folla, poi si lancia alla velocità di circa 80 chilometri orari sulla gente ignara. Secondo le prime ricostruzioni l’attentatore sarebbe riuscito a proseguire la sua folle corsa al massacro per circa due chilometri andando a zig-zag per falciare più persone possibili e sparando anche sulla folla.

Almeno 30 bambini feriti nell’attentato

Sono come minimo 30 i bambini rimasti feriti. Lo si apprende dalle stime date dagli ospedali della zona. Mentre la tappa odierna del Tour de France, la tredicesima, potrebbe essere annullata dopo la strage di Nizza. Lo ipotizza France-Info. Si dovrebbe correre la cronometro individuale tra Bourg-Saint-Andréol e La Caverne du Pont-d’Arc, 37,5 chilometri in tutto, nel dipartimento dell’Ardèche, in Alvergna.

L’attentatore

Alla guida del mezzo che si è buttato sulla folla c’era un uomo franco-tunisino, 31enne, residente a Nizza, ma nato nel Paese nordafricano che – fanno sapere le autorità – era noto alla polizia« per violenze, uso di armi, ma nessun fatto legato al terrorismo». Dopo l’assalto è stato ucciso dalle forze dell’ordine.

Il camion dell'attentato a Nizza

L’automezzo, un tir bianco, ha travolto almeno due cordoni di sicurezza, quindi la sua intenzione era proprio quella di scagliarsi contro la gente ferma in strada per assistere allo spettacolo. Ma subito dopo la tragedia la prefettura delle Alpi Marittime ha evocato un attentato di natura terroristica, chiedendo agli abitanti di Nizza di rimanere chiusi in casa. E lo stesso hanno fatto i gendarmi con i clienti dei numerosi bar aperti sul lungomare, bloccati dentro i locali chiusi a chiave seguendo le indicazioni delle autorità. Le prime testimonianze che arrivano da Nizza parlano di un nuovo massacro dopo quello del 13 novembre scorso a Parigi. Sul selciato i corpi delle vittime coperti dai teli blu sono decine. Daniel Allemand, cronista di Nice-Matin si trovava sulla Promenade des Anglais al momento dell’attentato. “La gente correva, con gli agenti della Polizia che urlavano di correre dalla parte opposta della strada. Non so come ci è riuscito, ma il camion è salito sulla promenade e ha falciato centinaia di persone. Ho visto corpi volare come birilli. Ho messo un po’ prima di capire cosa stava accadendo. Sull’asfalto c’è sangue dappertutto”

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Il camion di 4 tonnellate è avanzato a 80 chilometri all’ora facendo una sorta di slalom tra la gente, per fare il massimo di morti. Le vittime e i feriti sono su oltre 2 chilometri del celebre lungomare. Il camion è stato fermato dalla polizia davanti all’hotel Negresco, uno dei simboli di Nizza. Gli ultimi aggiornamenti confermano lo scontro a fuoco e l’uccisione dell’uomo al volante del camion.

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L’uomo avrebbe sparato con una pistola contro i poliziotti e un agente, probabilmente quello che ha inseguito il Tir a bordo di uno scooter, è rimasto ucciso. Secondo i media francesi, il terrorista sarebbe stato identificato: si tratterebbe di un cittadino di origine tunisina di 31 anni, normalmente residente a Nizza e – così affermano alcune emittenti locali – sarebbe arrivato in Francia proprio dal Nord Africa a bordo del camion utilizzato per la strage. Sul veicolo è stato trovato il suo documento d’identità.

Ancora una volta la follia stragista colpisce la gente comune, la gente innocente. Le tante foto che si pubblicano in questi giorni con decine di militari in assetto di guerra sulla Promenade stridono davvero tanto rispetto alle possibilità che ha avuto l’attentatore di arrivare fino ad una passeggiata dedicata ad una festa, punto focale e delicato di una giornata che avrebbe dovuto prevedere, almeno in parte, la possibilità di un attacco da parte di fondamentalisti o semplicemente di folli. Il camion, se come dicono le prime notizie, ha potuto proseguire per due chilometri in mezzo alla folla urlante andando a zig zag per colpire più persone possibili, vuol dire che qualcosa, ancora una volta, in Francia, ha mancato il suo obiettivo. La sicurezza non era stata adeguatamente preparata. A pagare purtroppo sono vittime innocenti. E che ci siano tanti bambini tra le vittime acuisce di molto il dolore per questo barbaro attentato con un Paese, contro tutto il mondo civile e pacifico.

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