Nave Diciotti, la procura di Catania ha chiesto lʼarchiviazione per Salvini

La Procura di Catania ha formulato la richiesta di archiviazione nei confronti di Salvini per la vicenda della Diciotti. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Facebook. “Quanto si è pagato per quest’inchiesta? Quanti uomini sono stati impiegati?”, si è chiesto il ministro dell’interno. “Sono innocente – ha aggiunto – potevo e dovevo bloccare gli immigrati”.

L’ANNUNCIO DI MATTEO SALVINI – La Procura di Catania ha formulato la richiesta di archiviazione nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti. Lo ha annunciato lo stesso ministro dell’Interno in una diretta Facebook, in cui ha aperto la busta ricevuta dalla procura. Richiesta di archiviazione, dunque, per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona sul ‘caso Diciotti’. Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, l’ha avanzata al Tribunale dei ministri etneo che avra’ adesso novanta giorni di tempo per decidere se accoglierla o meno. Al renderlo noto lo stesso titolare del Viminale in diretta Facebook, leggendo il contenuto della busta gialla pervenuta dalla procura catanese. “Illustrissimo signor ministro – scrive Zuccaro – e’ mio dovere comunicarle che il mio ufficio ha trasmesso in data odierna al collegio per i reati ministeriali presso il tribunale di Catania, gli atti del procedimento penale iscritto nei suoi confronti il 19 ottobre per il reato di cui all’articolo 605, commi 1-2-3 del codice penale (sequestro di persona, ndr) commesso a Catania dal 20 al 25 agosto, a seguito del decreto del Collegio per i reati ministeriali di Palermo che, nel dichiarare la propria incompetenza per territorio, ha disposto la trasmissione degli atti a questa procura della Repubblica per tramite di quella di Palermo. Nel trasmettere gli atti – conclude Zuccaro – ho formulato richiesta motivata di archiviazione”. Il Tribunale dei ministri etneo e’ composto da tre giudici sorteggiati tra i magistrati del Distretto della Corte d’appello. Sono Nicola La Mantia, sezione civile fallimentare di Catania; Paolo Corda, della quinta sezione penale del Tribunale di Catania, e Sandra Levanti, della sezione civile del Tribunale di Ragusa. Altri tre giudici sono supplenti.

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